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Nuovo peggioramento per il Giappone

Pubblicato 01.04.2016, 14:00
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
EUR/USD
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GBP/USD
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USD/JPY
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USD/CHF
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Il rapporto Tankan riferito al primo trimestre pubblicato ieri sera ha mostrato una flessione costante nel sentiment del mercato rispetto a tre mesi fa. L’indice sulle grandi imprese manifatturiere è sceso sotto le attese, fatto che può sicuramente essere attribuito all’indebolimento generalizzato della domanda e all’attuale rallentamento dei mercati emergenti.

Lo stato dell’economia giapponese continua, nonostante gli stimoli ingenti, a essere fonte di preoccupazione. Il recente apprezzamento dello yen può essere attribuito all’aumento dell’avversione al rischio globale e non rispecchia un miglioramento dell’economia. Riteniamo che l’adozione di interessi negativi e di stimoli illimitati sia servita solo a far stare a galla l’economia nipponica.

Tuttavia, la debolezza permane e la BoJ dovrebbe continuare a reagire di conseguenza. I mercati finanziari hanno fatto salire le probabilità di un nuovo allentamento alla prossima riunione di politica monetaria in programma a fine aprile. Secondo noi la BoJ ormai si è spinta troppo oltre per potersi fermare, anche se ormai è chiaro che la sua strategia è inefficiente. L’inflazione rimane bloccata a quota zero e non vediamo al momento nessuno slancio che potrebbe far presagire un incremento futuro. Per quanto riguarda i cambi, siamo ribassisti sull’USD/JPY, il che sembrerà ironico, ma crediamo che il biglietto verde sia sopravvalutato.

EUR/USD

La coppia EUR/USD continua a spingere verso l’alto infrangendo la resistenza oraria a 1,1376 (massimo 11/02/2016). Il supporto orario si ubica a 1,1144 (minimo 24/03/2016). Un supporto più robusto si ubica a 1,1058 (minimo 16/03/2016). Si prevede un ulteriore consolidamento attorno a 1,1400. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza a 1,1746. La resistenza chiave si trova nell’area intorno a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce una flessione graduale verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).

GBP/USD

La coppia GBP/USD opera ancora in modalità defilata malgrado il fatto che la struttura tecnica a medio termine è chiaramente ribassista. La resistenza oraria si ubica a 1,4591 (massimo 05/02/2016), mentre il supporto orario si trova a 1,4033 (minimo 03/03/2016). È necessaria tuttavia la violazione della robusta resistenza a 1,4668 (04/02/2016) per intravedere un cambiamento del momentum a medio termine. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno al di sotto della resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, vedasi altresì la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.

USD/JPY

Il momentum a medio termine della coppia USD/JPY è chiaramente negativo. Nel breve termine, la coppia continua ha infranto il canale ascendente a breve termine. La resistenza oraria si attesta a 113,80 (massimo 29/03/2016), mentre una resistenza più robusta è data a 114,91 (massimo 16/02/2016). Il supporto orario è dato a 110,67 (minimo 17/03/2016). Nel breve termine si prevede un andamento altalenante. Propendiamo per un’impostazione ribassista a lungo termine. Puntiamo al target a 105,23 (minimo 15/10/2014). Un aumento graduale verso la massiccia resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002) appare meno auspicabile. Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).

USD/CHF

Ieri la coppia USD/CHF ha registrato un decremento a conferma delle difficioltà a spingersi più in alto. Il supporto orario a 0,9599 è stato infranto, mentre la resistenza oraria si ubica a 0,9788 (massimo 25/03/2016). Una resistenza più robusta può essere individuata a 0,9913 (massimo 16/03/2016). Si prevede che mostri un’ulteriore debolezza. Nel lungo termine, la coppia ha stabilito massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.

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