Rialzo guidato dalle aspettative create dall’intelligenza artificiale
Fra i dati più attesi questa settimana ci sono i risultati del quarto trimestre 2022 di Nvidia, in arrivo martedì 22 febbraio. La società di Santa Clara (California), leader mondiale dei processori grafici, è sotto i riflettori a Wall Street dopo che dall’inizio del 2023 ha messo a segno un rialzo del 49%, arrivando oggi a capitalizzare 526 miliardi di dollari. Nonostante questa brillante performance, il titolo vale oggi circa il 35% in meno del massimo segnato nel novembre 2021, quando il valore di Nvidia aveva superato gli 800 miliardi di dollari (venerdì 17 febbraio ha chiuso a 213,88 dollari).
La forte discesa delle quotazioni è stata causata da una serie concomitanti di cause, che vanno dal rallentamento delle vendite di computer e console per gaming al gelo che ha avvolto il mondo delle criptovalute, entrambe attività dove i processori grafici sono cruciali.
Al potente rialzo dell’ultimo mese hanno contribuito le aspettative positive innescate dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa, la tecnologia alla base di ChatGPT e dei chatbot concorrenti che sono stati presentati all’inizio di febbraio.
NVIDIA E IL NASDAQ, CONFRONTO A CINQUE ANNI
Per il quarto trimestre 2022 attesi ricavi in calo del 21%
Il consensus raccolto da Seeking Alpha monitorando 34 analisti dice che il mercato si aspetta per il quarto trimestre 2022 di Nvidia un fatturato di 6,02 miliardi di dollari, in calo del 21% rispetto allo stesso periodo del 2021, e un utile per azione (Eps) di 0,80 dollari, in calo del 39%. A meno che i risultati mostrino clamorose differenze dalle stime, non saranno i dati a muovere le quotazioni di Nvidia nelle prossime settimane, ma quello che la società dirà a proposito dello sviluppo dell’AI (intelligenza artificiale).
ChatGPT è un “game changer”
Già poco tempo fa il Ceo Jensen Huang aveva sottolineato che ChatGPT e gli altri chatobot hanno la potenzialità per diventare dei “game changer” dell’AI e in quanto tali in grado di dare una forte spinta ai ricavi di Nvidia. Infatti, la società di Santa Clara ha una posizione dominante nel mercato dei chip progettati per l'elaborazione intensiva richiesta dalle applicazioni di AI. Man mano che un numero maggiore di persone utilizzerà ChatGPT, il programma richiederà una maggiore potenza di calcolo.
Gli analisti di FierceElectronics hanno stimato che la versione beta di ChatGPT è stata probabilmente addestrata utilizzando 10.000 Gpu (processori grafici) di Nvidia. Gli stessi analisti sostengono che con l'aumento della diffusione di ChatGPT il sistema è stato sovraccaricato e non è stato in grado di soddisfare la grande richiesta degli utenti. Da lì il potenziamento del chatbot che all’inizio di febbraio utilizzava quasi 30.000 Gpu. Sicuramente Nvidia non sarà l’unico fornitore, ma è molto probabile che continuerà a essere il leader indiscusso del mercato.
Citigroup (NYSE:C) stima una crescita dei ricavi fino a 11 miliardi di dollari
È possibile che ChatGPT o altri modelli di deep learning possano essere addestrati o eseguiti su Gpu di altri produttori in futuro. Tuttavia, attualmente le Gpu di Nvidia sono ampiamente utilizzate nella comunità del deep learning grazie alle loro elevate prestazioni e al supporto di CUDA. CUDA è una piattaforma di elaborazione in parallelo e un modello di programmazione sviluppato da Nvidia che consente un calcolo più efficiente sulle sue Gpu.
Con questo quadro di riferimento, secondo una stima di Citigroup, la crescita dell'utilizzo di ChatGPT potrebbe portare a Nvidia un fatturato tra i 3 e gli 11 miliardi di dollari nel corso di un anno. Sebbene sia difficile prevedere la crescita di un nuovo servizio come ChatGPT, l'analista Atif Malik è arrivato a queste cifre considerando le proiezioni del numero di parole generate da ChatGPT e le entrate per parola per Nvidia.
Il titolo ha raggiunto la media dei target price
Per gli analisti si apre adesso una fase delicata. Con il balzo di gennaio Nvidia è sostanzialmente arrivata al target price medio di 212 dollari. Su 44 analisti censiti da MarketScreener, 31 continuano a consigliare di comprare il titolo e solo due suggeriscono di vendere.
Al prezzo attuale Nvidia ha delle valutazioni altissime rispetto al settore e rispetto alla sua stessa storia. Secondo i dati riportati da Seeking Alpha, oggi il titolo vale 128 volte gli utili previsti per il 2023 contro una media degli ultimi cinque anni di 56 volte e una media del settore di 24 volte. Il Valore di impresa (Enterprise value) è pari a 19 volte i ricavi previsti per quest’anno, contro una media degli ultimi cinque anni di 14 volte e contro una media del settore di 2,9 volte.
Multipli così alti esprimono la convinzione di una fortissima prospettiva di crescita dell’azienda. L’andamento futuro delle quotazioni dipenderà da quanto il Ceo Jensen Huang sarà in grado di convincere analisti e investitori che l’intelligenza artificiale generativa farà decollare ricavi e profitti di Nvidia.