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Obbligazioni Eni 2023: non serve eccitarsi

Pubblicato 17.01.2023, 08:09

In questi ultimi 2 giorni, non avete idea delle richieste e dei messaggi che ho ricevuto ovunque circa la nuova emissione delle obbligazioni ENI (BIT:ENI), che (per ridere) ho scritto sono state più ricercate sul web dagli italiani di Shakira e della sua canzone su Piquè.

Però davvero, questo entusiasmo e questa avidità verso uno strumento tutto sommato normale e mediocre, come Oliver Twist quando prega per un piatto di minestra, mi sembra esagerato.

Andiamo come sempre nei dettagli e nei numeri…

  • emittente: ENI
  • prezzo di emissione: 100
  • tasso fisso
  • tasso di interesse lordo minimo: 4,30%
  • durata: 5 anni
  • frequenza della cedola: annuale
  • Lotto minimo 2.000 Euro (per lotti successivi tagli da 1.000 Euro)
  • Obbligazione Senior (non subrdinata)
  • l’ultima cedola pagata il 10 febbraio 2028 è collegata al raggiungimento di determinati obiettivi di sostenibilità (riduzione delle emissioni nette di gas serra e incremento dalla capacità di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili)
  • periodo di sottoscrizione: dalle ore 9 di lunedì 16 alle ore 17 di venerdì 20 gennaio, salvo chiusura anticipata
  • rating ENI: “A-“ S&P, “Baa1” Moody’s “A-“ Fitch
  • Commissioni: non previste

Se l’obiettivo di sostenibilità viene raggiunto (ed è molto probabile che lo sia) resta il 4.30%, ma se anche solo uno dei due target non sarà raggiunto, il tasso cedolare sarà incrementato dello 0,50%.

Cominciamo però a spiegare a molti avidi compratori, che il 4.30% è lordo, quindi rendimento annuo netto, è il 3.18% (se acquistate e TENETE FINO A SCADENZA, con tassazione al 26% ed obbligazione che nasce e viene rimborsata a 100). Inoltre a livello fiscale, per le obbligazioni le cedole (a differenza ad esempio dei certificati) non sono compensabili con eventuali perdite, cosa che sicuramente molti investitori avranno in portafoglio.

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Ora, la cosa positiva, è che solitamente le società e questo tipo di emittenti, producono questa tipologia di obbligazioni per investitori con capitali molto elevati (tagli da 50 o 100 mila Euro), pertanto il fatto di abbassare il lotto minimo, permette un po' a tutti di poter acquistare l’obbligazione.

Ma l’ignoranza finanziaria deriva anche dal fatto che per molti investitori, il rendimento è il classico “specchietto per le allodole”, in quanto basta menzionare un 3 o un 4 vicino alla % e subito si corre a comprare. Vorrei ricordare tuttavia che esiste quella piccola, quasi mai considerata cosina, chiamata INFLAZIONE, cioè voi ricevete da ENI il 3.18% ogni anno, ma ogni anno il pane aumenta del 5 o 6% (5.4% nel 2023, fonte ISTAT).

Questo significa che visto il rendimento “reale”, ossia al netto dell’inflazione, siete più poveri.

Confrontiamo adesso l’obbligazione rispetto ai titoli di stato italiani di pari durate.

Ad esempio, il titolo IT0005445306, scadenza 2028, rende il 3.24% annuo netto (ricordo sui titoli di Stato la Tassazione è del 12.5%). Oppure il titolo IT0005467482 rende il 3.38% annuo netto a scadenza (uno 0.20% annuo in più, anche se qui allungo qualche mese a febbraio 2029) (Fonte: RendimentiBTP.it)

Quindi ancora una volta, non è un titolo da buttare, ma non possiamo davvero a ritrovarci a fare la fila allo sportello (è vero che a voi non costa, ma la banca prende comunque da ENI un 1.45% di commissione per vendervelo) come se fosse l’investimento migliore della storia.

5 Anni è un buon orizzonte temporale, e magari un indice azionario globale farà decisamente meglio, ma cosa pretendete, date ad un italiano una cedola, e vi solleverà il mondo!

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Ultimi commenti

Giorgio Padova. Leggo tante belle cose, molte una diversa dall'altra. Nessuna mi convince a sufficenza. Mi tengo i soldi nel c/c per ora.
Tra un paio di mesi sul mercato di comprerà sotto 100, dedotto almeno 1.45 riconosciuto alla banca.
In ottica di diversificazione mi sembra comunque un buon prodotto. Sempre meglio che tenere liquidità sul conto corrente. L'unica noia è che, data l'alta richiesta, è probabile che vengano assegnate meno obbligazioni di quelle ordinate.
leggo diverse cose che non condivido del tutto tra l'articolo (comunque interessante) ed alcuni commenti: meglio diversificare tra BTP ed Eni; Eni rende di più del BTP di = scadenza e cedola simile; esistono anche BTP green; il mercato con le tante richieste sta premiando Eni...ed il mercato difficilmente non ha ragione; nell'ambito della parte dell'AA non rischiosa,, meglio guadagnare poco che nulla, anche se ciò non dovesse coprire l'inflazione (che comunque mi non sarà sopra il 3% per i prossimi 5 anni!).
Tutto abbastanza veritiero, si prendono e si vendono a 103,5 dopo 1 anno…….
se arriva a 103,5
il portafogli, deve essere comunque variegato. Non si può sicuramente gioire per la prospettiva dell'aumento ulteriore dei tassi. Comunque vada, saranno sempre più allegri gli acquirenti del bond eni di chi ha investito fino all'anno scorso in bond che rendono 1,5% lordo.
Un BTP decennale rende di più ed inoltre se le cose vanno bene fra 5 anni i tassi saranno più bassi e questo rende ancor più appetibile un BTP decennale. Poi se uno pensa che l'Italia possa fallire...allora è un'altra cosa.
Il rating tra BTP e obbligazione ENI è leggermente diverso quindi un delta di 0,20%(peraltro perché in Italia c'è questa truffa della diversa tassazione a favore palese dei titoli di Stato) ci può stare, inoltre l'investimento ha una logica sostenibile visto l'indirizzo che prenderanno i soldi dell'obbligazione ENI a differenza del titolo di Stato su cui non c'è questo indirizzo specifico..anche questa non è una differenza da poco che un investitore guarda eccome altrimenti come il signore che ha scritto nell'articolo gli ITAGLIANI sono tutti ignoranti finanziari ed abboccano alla prima cedola (che poi trovatemi un titolo di Stato Italiano che copre questa inflazione)
Vogliamo parlare della duration di 5 anni con la Lagarde che vuole far salire i tassi ? Ogni rialzo dei tassi dell’1% l’obbligazione scende di prezzo di 5% …. C’e il rischio di trovare questa obbligazione a 98/97.5 a luglio
articolo inutile. manca il confronto sul valore della cedola, sul fatto che può essere reinvestita. inutile
se poi considera imposta Monti dello 0.20% annuo cioe’ 1% totale a 5 anni si tratta di una mezza ciavvatta
Concordo con quello che hanno già scritto sotto: articolo senza senso.
A oggi btp 5 anni 2,78 netto… meno le spese per comprarlo.. mah
Analisi condivisibile che però non tiene conto di diversi fattori, tra i quali la grande liquidità dei risparmiatori ancora presente nei conti correnti, e il rating di Eni superiore a quello della Repubblica Italiana.
non si può paragonare un obbligazione as un etf azionario, son 2 prodotti diversi , rischio diverso.
Non sono d’accordo con questa analisi. È pur vero che in un contrsto attuale il titolo non copre il tasso di inflazione ma trattasi di emittente con un rating migliore dei titoli di stato italiani, per cui il raffronto è effimero se non si considera questo aspetto.
Rispetto ad un indice azionario non si considera la volatilita’ e la possibilita’ di liquidare il titolo prima dei 5 anni in considerazione del possibile rallentamento tassi entro la fine dell’anno
 Ma infatti non c'è nessuna analisi. Come hanno già fatto notare in diversi, l'articolista confronta l'inflazione di oggi con un bond a cinque anni, Non bisogna aggiungere altro.
io ho capito che non essunoio ho capito che nessuno regala e i denari investiti sono destinati alla perdita di valore pertanto chi ha guadagnato soldi può investirli in una bella crociera....
tutto ok ma sul finale l'indice azionario non c'entra nulla. stiamo parlando di obbligazioni e una certa tipologia di clienti. allora cita derivati ed etf! la prima analisi andava benino
Sono pienamente d’accordo con te. Tuttavia a volte bisogna fare i conti con il profilo del cliente e soprattutto con la sua emotività. Non c’è dubbio che un portafoglio diversificato in azioni restituirà su quell’orizzonte rendimenti ben più ampi, ma per me che faccio il consulente occorre a volte cercare di ammorbidire alcune ansie con strumenti di questo tipo. Credo sia del tutto naturale. E comunque meglio investire cosi che lasciare i soldi sul conto (e ce ne sono tanti)
Ma pienamente d'accordo con cosa???  Dici di essere un consulente, bene: lo sai qual è il tasso per un bond in euro di 5 anni con rating BBB/A? Lo sai qual è il rendimento delle obbligazioni già sul mercato di ENI con scadenza 5-6 anni? Lo sai cosa succede quando inizierà la quotazione di questa obbligazione che rende il 4,3% quando le altre rendono il 3,5%?
bhe diciamo che può considerarsi come diversificazione acquistandone un piccola porzione naturalmente
In linea di massima l'analisi la condivido, ma credo che in un portafoglio una obbligazioni ENI per diversificare ci possa stare.
Non c'è nessuna analisi. Ah già, altro account con 6 commenti...
Certo come no, con l'inflazione attuale compro dei btp tf 0,5 e 0,45 stessa scadenza invece che l'obbligazione dell ENI? Anche solo per diversificare e non tenere dei soldi sul cc che perdono comunque valore
Forse è meglio che dia un occhiata ai rendimenti dei Btp è già davin po’ che sono aumentati …. Pari surata obb Eni al netto rendono di più
io non so dove andate a vedere le cose……. Ma un btp a 5 anni netto rende meno del 3%!!! E ti costa pure comprarlo sul mercato.. continuate con sta storia che il btp rende di più…. Mah
I penso di acquistare non mi fido dei btp visto la richiesta delMES
Mai più fondi!
Avere soldi cash perdi ancora di piu' non potendo di certo né investire tutto in azioni né tutto in btp, pertanto per la sana legge della diversificazione si compra un po' di questo Bond che sicuramente nel corso della durata potrà essere venduto sopra la pari anticipando parte del rendimento atteso. Io destinerò' su questo bond il 2% del mio capitale e se (come spero) scenderà sotto la pari di qualche punto lo incrementerò' fino al 5%.
del tuo capitale generale o del tuo capitale destinato agli investimenti??
Non solo, ma le azioni ENI rendono un dividendo del 6,13!
Certo, se non hai perdite in conto capitale per oscillazioni di prezzo da qua a 5 anni. Ti garantisco che quando avevo in carico ENI a 12 ed era arrivata sotto i 6 euro, se non si riprendeva, sai i dividendi dove me li mettevo?...
 ENI quotava a 12 anche nel 1998 (!), ma qui sono tutti esperti nel pagare il 26% di tasse sui dividendi col capitale in perdita a quanto pare
Eh forse la gente non Sa che i dividendi te li paghi da solo visto che ti decurtano il prezzo dell’azione.. i furboni dovrebbero comprare l’azione il gionro prima dello stacco e venderla il giorno dopo.. sarebbero capaci di dire di aver fatto il 6% ahahahahh
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