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Occhi puntati sul PIL del primo trimestre in Brasile, NZD sotto pression

Pubblicato 29.05.2015, 15:41

Forex News and Events

Oggi la pubblicazione del PIL brasiliano riferito al primo trimestre sarà in primo piano, in vista della prossima settimana densa di appuntamenti: mercoledì il comitato di politica monetaria annuncerà la sua decisione; sul fronte dei dati, lunedì saranno diffusi il PMI manifatturiero e la bilancia commerciale di maggio, martedì il dato sulla produzione industriale di aprile e mercoledì il PMI servizi di maggio.

Nei primi tre mesi del 2015, la settima economia mondiale dovrebbe essersi contratta del -1,8% a/a, dopo la flessione del -0,2% registrata nel quarto trimestre del 2014 (l’ultimo dato positivo risale al primo trimestre del 2014) e prevediamo che non sarà l’ultima contrazione dell’anno. La crescita dovrebbe fare il suo grande ritorno a metà del 2016. Al momento, quindi, il Brasile vive una fase difficile. Questa settimana, però, sono stati approvati pacchetti chiave che mirano all’austerità. Il Senato ha approvato misure che riducono contributi e diritti previdenziali e che dovrebbero generare risparmi per 5 miliardi di BRL all’anno. Ciò contribuirà a raggiungere il pareggio di bilancio e a ristabilire la fiducia nel governo della presidente Dilma Rousseff.

Inizialmente avevamo previsto che, alla prossima riunione del 2-3 giugno, la BCB avrebbe aumentato il tasso Selic di 25 punti base, portandolo al 13,50%, poiché i dati indicavano un leggero rallentamento dell’inflazione elevata e sorprese negative sul fronte economico puntavano a una contrazione economica più marcata. Tuttavia, i recenti commenti da falco del vice governatore della banca centrale Luiz Awazu Pereira, secondo cui il comitato di politica monetaria continuerà a “vigilare”, segnalano che la BCB è determinata a mantenere l’attuale ritmo del restringimento. Le sue parole lasciano presagire che alla prossima riunione sarà più probabile un rialzo del tasso di 50 punti base all’1,75%.

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Ieri il real brasiliano (BRL) si è indebolito contro l’USD e ha testato la resistenza a 3,19/20 prima di stabilizzarsi intorno a 3,16. Nei prossimi giorni, i fattori politici continueranno a esercitare pressioni sul BRL e quindi è lecito aspettarsi un’ulteriore debolezza nel breve termine.

Preoccupazione per i dati neozelandesi (di Yann Quelenn)

Stanotte i permessi di costruzione hanno fatto segnare un deludente -1,7% m/m rispetto al precedente 11%. Inoltre, l’indice ANZ sulle attività future, un sondaggio sui pareri delle imprese, è sceso al minimo da due anni. Solo il 15,7% degli intervistati ritiene che l’economia neozelandese migliorerà, a fronte del 30,2% dell’ultimo rilevamento. Man mano che l’economia rallenta, cala la fiducia delle imprese.

Le previsioni sull’inflazione neozelandese per l’anno in corso sono scese all’1,62%, a fronte dell’1,76% della stima precedente. Ciò nonostante, l’inflazione rimane all’interno della fascia obiettivo, compresa fra l’1% e il 3%, fissata dalla banca centrale. Al di fuori di questa fascia, il tasso ufficiale di riferimento, pari al 3,5%, sarà soggetto a un abbassamento. Inoltre, dati economici più deboli spingerebbero la banca centrale a stimolare l’economia. In ogni caso, la banca centrale ha ancora spazio di manovra per agire.

Negli ultimi sei mesi il dollaro neozelandese (NZD) si è indebolito contro il biglietto verde e al momento scambia intorno a 1,4046. Tuttavia, gli ampli movimenti visti di recente sono dovuti soprattutto agli USA. La conferma delle difficoltà in Nuova Zelanda farà salire la coppia.

The Risk Today

Yann Quelenn

EURUSD EURUSD L’EUR/USD ha registrato un rimbalzo sulla linea di tendenza a breve termine ed è negoziaziato ora sulla resistenza oraria a 1,0940 (massimo intragiornaliero). Il supporto si trova a 1,0868 (minimo 28/05/2015). Il sostegno più forte può essere trovato a 1,0820 (minimo 27/04/2015), mentre la resistenza superiore è data a 1,1217 (massimo 19/05/2015). In una prospettiva di lungo termine, il triangolo simmetrico dal 2010 al 2014 favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, riteniamo che il recente movimento laterale costituisca una pausa all’interno di un trend discendente di fondo. Supporti chiave possono essere trovati a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,0000 (supporto psicologico). Una violazione al rialzo darebbe adito a un test della resistenza a 1,1534 (massimo di reazione 03/02/2015).

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GBPUSD GBPUSD La coppia GBP/USD è in discesa sulla linea di tendenza a breve termine. Minimi inferiori suggeriscono uno slancio ribassista. La resistenza oraria può essere trovata a 1,5437 (massimo 27/05/2015) e il supporto è dato a 1,5261 (minimo 28/05/2015). A più lungo termine, la struttura tecnica si presenta come un fondo di recupero il cui massimo potenziale di rialzo è dato dalla forte resistenza a 1,6189 (Entrancement Fino al 61%).

USDJPY USDJPY Dopo la sua forte crescita nel corso degli ultimi giorni, l’USD/JPY si consolida attorno a 124,00. Puntiamo alla resistenza a 125,69 (massimo 12/06/2002). Con la coppia ancora rialzista restiamo ampiamente sopra la MM a 200 giorni. Il supporto orario è dato a 121,45 (minimo 25/05/2015). Viene favorita una propensione rialzista a lungo termine finché reggerà il robusto supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si prevede una graduale ascesa verso la resistenza fondamentale a 135,15 (massimo 01/02/2002). Un supporto chiave si trova a 118,18 (minimo 16/02/2015).

USDCHF USDCHF L’USD/CHF ha invalidato il canale discendente di medio termine a 0,9498 e permane al di sotto di detto livello. Puntiamo ai supporti a 0,9287 (minimo 22/05/2015). La resistenza può essere data a 0,9573 (massimo 29/05/2015) e il supporto più forte si attesta a 0,9072 (minimo 07/05/2015). A lungo termine, non vi è alcun segno che lasci intendere la fine dell’attuale ribasso. Dopo la mancata violazione oltre 0,9448, si ripristina il trend rialzista. Di conseguenza, l'attuale debolezza è vista come un movimento in controtendenza. Il supporto chiave si trova a 0,8986 (minimo 30/01/2015).

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