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Per la direzione dell’USD attesi i dati USA

Pubblicato 17.05.2016, 12:24
EUR/USD
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Vendere il rally dell’USD

Il recente rally dei rendimenti dei titoli USA a scadenza breve ha sostenuto gli acquisti di USD. Tuttavia, la mancanza di sviluppi fondamentali indica che il rally sarà passeggero. A maggio l’indice DXY ha compiuto un rally del 3%, salendo a 94,84, i rendimenti dei titoli USA a due anni hanno avuto un andamento simile, con un rialzo dello 0,79%.

A giudicare dal calo dei corti in USD emerso dai dati IMM, sembra che la flessione nei corti in USD sia dovuta al fatto che si prevede un ribasso limitato e non ad aspettative diverse. Oggi dovrebbero essere diffusi altri dati economici deludenti, che confermerebbero l’impostazione cautamente accomodante di Yellen. I mercati prevedono che oggi l’IPC primario mostri un ulteriore miglioramento e che l’IPC di fondo cali invece al 2,1% dal 2,2%, suggerendo che la ripresa d’inizio anno continuerà probabilmente ad affievolirsi, insieme alla già debole attività economica.

La produzione industriale USA dovrebbe riprendersi dal dato deludente di marzo, pari al -0,6%, attestandosi allo 0,3% (sarebbe l’unico aumento negli ultimi sette mesi), con significativi rischi al ribasso. I dati di prossima pubblicazione, anche quelli esterni, lasciano presagire cifre più deboli.

Sebbene l’USD debole sostenga il settore manifatturiero, le condizioni internazionali deboli rendono difficile un’accelerazione sostenibile negli USA (piuttosto un’economia incostante, che va avanti a strappi).

Sia per l’inflazione, sia per la produzione industriale ci sono rischi non indifferenti di risultati inferiori alla previsione e conseguenti vendite di USD. Mercoledì, la pubblicazione dei verbali della riunione del FOMC dovrebbe far emergere le preoccupazioni per il rallentamento dei dati sull’attività economica, mettendo un freno ai falchi che chiedono un restringimento della politica.

Poiché non ci sono ragioni legate ai fondamentali per aspettarsi un restringimento nel prossimo futuro, rimaniamo ribassisti sull’USD. L’EUR/USD sta compiendo un’inversione dalla media mobile a 50 giorni pari a 1,1310; l’obiettivo di breve termine è costituito dalla resistenza di fascia a 1,1466.

La RBA taglia i tassi con riluttanza

La pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della RBA ha generato un rafforzamento dell’AUD contro il dollaro a 0,7350, perché dai verbali è emersa un’impostazione meno accomodante dei membri della RBA. L’inflazione molto debole sembra aver costretto i banchieri a tagliare il tasso d’interesse di riferimento all’1,75% dal 2%. L’inflazione sta chiaramente soffrendo e il paese affronta la prima fase di deflazione dal 2008, infatti, nel primo trimestre l’inflazione si è attestata al -0,2% t/t. Crescono le pressioni affinché la banca centrale australiana tagli l’obiettivo d’inflazione, che attualmente è compreso fra il 2% e il 3%, in modo che rifletta le crescenti pressioni deflative fuori dal suo controllo.

Crediamo che i membri stiano aspettando di raccogliere altri dati – globali e interni – per calibrare la politica monetaria. A nostro avviso, proprio per questo motivo alla riunione di giugno non dovrebbero esserci altri tagli del tasso. In effetti, per i membri sarà difficile tagliare i tassi anche alla riunione di agosto, ma i mercati dei future mettono già in conto una probabilità del 50% di un taglio del tasso all’1,5%. Inoltre, la forza dell’AUD non dovrebbe durare a lungo, perché non ci sono motivi per cui l’Australia non partecipi alla guerra valutaria globale, giacché il primo sintomo della svalutazione necessaria, ovvero l’inflazione bassa, è già evidente.

EUR/USD

L’EUR/USD opera in leggera crescita. Il supporto orario si trova a 1,1272 (massimo 27/04/2016), mentre un supporto maggiore si ubica a 1,1217 (minimo 24/04/2016). La resistenza oraria si attesta a 1,1479 (massimo 06/05/2016) e una resistenza più robusta giace a 1,1616 (massimo 12/04/2016). Si prevede un’ulteriore debolezza. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza a 1,1746. La resistenza chiave si trova a 1,1640 (minimo 11/11/2005). L’attuale apprezzamento tecnico implica un graduale aumento.

GBP/USD

GBPUSD La coppia GBP/USD compie un balzo verso l’alto. Il supporto orario è dato a 1,4300 (minimo 21/04/2016), mentre la resistenza oraria si attesta a 1,4543 (massimo 06/05/2016). Una resistenza robusta si colloca a 1,4770 (massimo 03/2016). Si prevede una rottura della resistenza a 1,4543. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno sotto la resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo. USDJPY La coppia è in pausa al di sotto di 110. La resistenza oraria può ubicarsi a 109,57 (massimo 13/05/2016) e una resistenza più robusta si colloca a 111,91 (massimo 24/04/2016). Il supporto orario giace a 106,25 (minimo 04/05/2016). Si prevede un’ulteriore pressione all’acquisto con la coppia che giace all’interno del canale rialzista. Propendiamo per un’impostazione ribassista a lungo termine. Puntiamo al supporto a 105,23 (minimo 15/10/2014). A questo punto appare meno probabile un graduale aumento verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).

USD/JPY

La coppia è in pausa al di sotto di 110. La resistenza oraria può ubicarsi a 109,57 (massimo 13/05/2016) e una resistenza più robusta si colloca a 111,91 (massimo 24/04/2016). Il supporto orario giace a 106,25 (minimo 04/05/2016). Si prevede un’ulteriore pressione all’acquisto con la coppia che giace all’interno del canale rialzista. Propendiamo per un’impostazione ribassista a lungo termine. Puntiamo al supporto a 105,23 (minimo 15/10/2014). A questo punto appare meno probabile un graduale aumento verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).

USD/CHF

La coppia USD/CHF spinge verso l’alto malgrado il momentum attuale non appaia robusto. La resistenza oraria può essere trovata a 0,9797 (massimo 22/04/2016) mentre un supporto orario ubicato a 0,9652 (minimo 06/05/2016) confermerebbe pressioni a vendere pipu incisive. Si prevede una violazione della resistenza a 0,9797. Sul lungo termine la coppia registra massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.

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