Il market timing penso sia dannoso e soprattutto estremamente difficile da attuare, tuttavia prendo a prestito due frasi molto famose nel mondo investimenti che è sempre utile ricordare:
- “Basta essere avidi quando gli altri hanno paura, ed avere paura quando gli altri sono avidi” (W.Buffett)
- “Il momento di comprare è quando il sangue scorre nelle strade” (Rothschild)
Se facciamo una fotografia dell’umore oggi, notiamo (vedi immagini sotto) che il pessimismo dilaga.
Infatti sia gli indicatori di fiducia degli investitori, sia il più famoso “Fear and Greed index”, indicano livelli eccessivi di pessimismo.
La stessa parola “Bear Market” è ormai abusata, come dimostrano i volumi nelle ricerche sul web (immagine sotto).
Eppure, a ben guardare, i mercati hanno sì corretto, ma (per ora) lo hanno fatto in termini decisamente contenuti, nell’ordine del 15-20% per tutti i principali indici (ad eccezione del NASDAQ Composite che è arrivato fino ad un 30% circa di calo), e comunque da quei valori ad oggi hanno recuperato circa 1/3 di quelle perdite.
Come vediamo dal grafico sotto poi, le ultime due settimane si stanno dimostrando estremamente positive (solo l’Europa scende ma sono cali contenuti).
Quindi ricapitolando, nel pessimismo generale delle ultime settimane, i mercati stanno salendo.
Ripeto, nessuno può sapere se trattasi di ennesima “trappola” all’interno di un mercato ribassista più ampio, o se davvero abbiamo toccato i minimi per ripartire.
Ma la cosa certa, è che esercitarsi in questo genere di risposte è pericoloso oltre che inutile. La strategia migliore a mio giudizio (e dalle statistiche storiche) è quella di restare investiti, con una strategia robusta, che preveda ingressi frazionati/piani di accumulo ed uso intelligente della liquidità, diversificazione, e tempo.
Questi sono gli ingredienti per limitare i danni in periodi negativi e per cogliere le opportunità di crescita nei periodi positivi. Tutto il resto è una perdita di tempo inutile in cui potremmo dedicarci a fare altro.
Nella foto sopra, l’andamento del mio portafoglio azionario, da inizio anno quasi in pari (-0.6%).
I portafogli vanno studiati per essere robusti in fasi negative, e “scattanti” in fasi di ripresa dei mercati, per coglierne i rialzi. Possiamo adattare le cose a seconda degli scenari sicuramente, ma una cosa è certa, restare investiti, se abbiamo davanti diversi anni, è decisamente la soluzione migliore!
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"