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Petrolio: la prossima settimana l’OPEC darà indicazioni sulla produzione, giusto?

Pubblicato 28.07.2022, 15:36
CL
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La prossima settimana, il 3 agosto, l’OPEC+ si incontrerà per discutere delle quote di produzione per settembre, e forse per il resto del 2022. Questa riunione potrebbe avere grosse conseguenze per i mercati del petrolio, perché l’OPEC+ è arrivata alla fine del suo programma che prevede una graduale riduzione dei tagli alla produzione da maggio 2020 e non ci sono indicazioni chiare su quote predeterminate.

Quindi, l’OPEC+ non ha già degli aumenti predeterminati per i prossimi mesi. Il piano originale prevedeva che i paesi OPEC+ tornassero alla piena capacità di produzione a settembre 2022 ma, a giugno, il gruppo ha deciso di spingere questo aumento ad agosto perché la domanda era più forte del previsto.

Quindi, quale direzione è probabile che prenda l’OPEC+? E cosa significherà per i mercati petroliferi?

1. Mantenere lo status quo

L’OPEC+ potrebbe decidere di mantenere le attuali quote di produzione per un altro mese (settembre) mentre decide cosa fare circa la Dichiarazione di Cooperazione in generale. A quel punto, il gruppo potrebbe decidere di confermare le quote fino alla fine dell’anno o cambiarle in qualche modo. Questo mi sembra lo scenario più probabile. E probabilmente avrà anche l’impatto minore sui mercati petroliferi. Ma significherebbe che l’OPEC+ si ritroverebbe a fare i conti con lo stesso problema a settembre.

2. Aumento delle quote di produzione

L’OPEC+ potrebbe decidere di procedere con un altro piccolo aumento delle quote di produzione a settembre, ma i mercati potrebbero non prenderlo molto sul serio. Considerato che molti produttori non stanno neanche producendo al livello della quota ora, è probabile che questa mossa non abbia molto impatto.

3. Taglio delle quote di produzione

Durante il vertice, l’OPEC+ probabilmente presterà molta attenzione a vari indicatori economici globali per valutare se siamo destinati ad una recessione o meno. Se il gruppo dovesse ritenere probabile una recessione, potrebbe decidere di tagliare le quote di produzione in quanto i consumi potrebbero crollare in quel caso. E questo potrebbe far salire i prezzi del petrolio, perché i mercati si focalizzerebbero sul fatto che, in un periodo di domanda alta e prezzi alti, l’OPEC+ sta scegliendo di tagliare la produzione.

4. Sciogliere l’OPEC+

È possibile che i membri chiave dell’OPEC+ ritengano che l’utilità della Dichiarazione di Cooperazione (l’accordo che ha creato l’OPEC+) abbia raggiunto la sua fine e che il gruppo debba essere sciolto. La partecipazione russa ha messo l’OPEC sotto la lente dell’Occidente e mettere fine al gruppo potrebbe risolvere questa tensione. Inoltre, sembra che la Russia sia intenzionata a produrre petrolio noncurante dei tassi fissati dal gruppo. I mercati lo vedrebbero come un segnale di ulteriore volatilità ed instabilità. Penso che sia improbabile, in quanto l’Arabia Saudita sembra voler tenere la Russia coinvolta nella gestione del mercato petrolifero tramite l’OPEC.

Ma aspettiamo e vediamo.

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