Ricevi uno sconto del 40%
💎 WSM è in rialzo del +52,1% da quando la nostra AI l'ha scelta a dicembre! Scopri la nostra selezione di titoli premiumSblocca adesso

Petrolio: la prossima settimana l’OPEC darà indicazioni sulla produzione, giusto?

Pubblicato 28.07.2022, 15:36
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

La prossima settimana, il 3 agosto, l’OPEC+ si incontrerà per discutere delle quote di produzione per settembre, e forse per il resto del 2022. Questa riunione potrebbe avere grosse conseguenze per i mercati del petrolio, perché l’OPEC+ è arrivata alla fine del suo programma che prevede una graduale riduzione dei tagli alla produzione da maggio 2020 e non ci sono indicazioni chiare su quote predeterminate.

Quindi, l’OPEC+ non ha già degli aumenti predeterminati per i prossimi mesi. Il piano originale prevedeva che i paesi OPEC+ tornassero alla piena capacità di produzione a settembre 2022 ma, a giugno, il gruppo ha deciso di spingere questo aumento ad agosto perché la domanda era più forte del previsto.

Quindi, quale direzione è probabile che prenda l’OPEC+? E cosa significherà per i mercati petroliferi?

1. Mantenere lo status quo

L’OPEC+ potrebbe decidere di mantenere le attuali quote di produzione per un altro mese (settembre) mentre decide cosa fare circa la Dichiarazione di Cooperazione in generale. A quel punto, il gruppo potrebbe decidere di confermare le quote fino alla fine dell’anno o cambiarle in qualche modo. Questo mi sembra lo scenario più probabile. E probabilmente avrà anche l’impatto minore sui mercati petroliferi. Ma significherebbe che l’OPEC+ si ritroverebbe a fare i conti con lo stesso problema a settembre.

2. Aumento delle quote di produzione

L’OPEC+ potrebbe decidere di procedere con un altro piccolo aumento delle quote di produzione a settembre, ma i mercati potrebbero non prenderlo molto sul serio. Considerato che molti produttori non stanno neanche producendo al livello della quota ora, è probabile che questa mossa non abbia molto impatto.

3. Taglio delle quote di produzione

Durante il vertice, l’OPEC+ probabilmente presterà molta attenzione a vari indicatori economici globali per valutare se siamo destinati ad una recessione o meno. Se il gruppo dovesse ritenere probabile una recessione, potrebbe decidere di tagliare le quote di produzione in quanto i consumi potrebbero crollare in quel caso. E questo potrebbe far salire i prezzi del petrolio, perché i mercati si focalizzerebbero sul fatto che, in un periodo di domanda alta e prezzi alti, l’OPEC+ sta scegliendo di tagliare la produzione.

4. Sciogliere l’OPEC+

È possibile che i membri chiave dell’OPEC+ ritengano che l’utilità della Dichiarazione di Cooperazione (l’accordo che ha creato l’OPEC+) abbia raggiunto la sua fine e che il gruppo debba essere sciolto. La partecipazione russa ha messo l’OPEC sotto la lente dell’Occidente e mettere fine al gruppo potrebbe risolvere questa tensione. Inoltre, sembra che la Russia sia intenzionata a produrre petrolio noncurante dei tassi fissati dal gruppo. I mercati lo vedrebbero come un segnale di ulteriore volatilità ed instabilità. Penso che sia improbabile, in quanto l’Arabia Saudita sembra voler tenere la Russia coinvolta nella gestione del mercato petrolifero tramite l’OPEC.

Ma aspettiamo e vediamo.

Ultimi commenti

Ma i membri OPEC (KSA e UAE a parte che pare abbiano un po' di capacità aggiuntiva anche se non molta e non si sa per quanto tempo potrebbero reggere), hanno capacità produttiva extra? Leggo che molti membri pur potendo produrre diciamo 100 non vanno oltre 80 perché non ce la fanno quindi assegnargli 200 è inutile. E se KSA e UAE producessero di più e facessero abbassare il prezzo come reagirebbero gli altri membri? OPEC si basa su equilibri fragili, forse la pressione USA è unicamente distruggere OPEC secondo il dividi et impera.
quindi settimana prossima lo porteranno a 140$
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.