Il Petrolio e le oil companies americane, in particolare Exxon Mobil (NYSE:XOM) e Noble Energy, hanno chiuso la sessione settimanale, mantenendo un trend positivo. Eni (MI:ENI) e Saipem (MI:SPMI), invece, presentano una situazione diversa e contrastante a causa dell’andamento dell'Indice FTSE MIB.
Agli inizi della settimana passata il prezzo del petrolio era salito in seguito alla riduzione della produzione in Nigeria, Canada, come già analizzato negli articoli “Petrolio: il trend mensile e settimanale con analisi intraday“ e "Petrolio: il sentiment della settimana con analisi intraday", Libia e Venezuela.
Dopo la pubblicazione del report di mercoledì 18 maggio dell’Energy Information Administration (EIA) sulle scorte di greggio che ha registrato un incremento di 1,310 milioni di barili a fronte della previsione degli analisti di una riduzione di 2,833 milioni di unità ed il rafforzamento del dollaro americano per le aspettative dell’aumento dei tassi di interesse a giugno, il prezzo del petrolio ha sofferto una battuta di arresto.
Tuttavia, il Crude Oil ha recuperato in chiusura della sessione settimanale dopo la pubblicazione del report di Anz Bank che evidenzia una forte riduzione dell’eccesso di offerta proprio a causa degli stop forzati della produzione in Nigeria, Canada, Libia, come già analizzato precedentemente.
Alla luce di quanto sopra esposto, dallo studio grafico su time frame settimanale del Crude Oil risulta che:
1. le medie mobili esponenziali a 5 ed a 10 periodi rimangono solidi supporti dinamici;
2. l’indicatore RSI lavora al di sopra della media mobile a 9 periodi, collocandosi a 64,35 punti con i compratori ancora forti su posizioni “long”.
L’analisi grafica su time frame giornaliero mostra che:
1. le medie mobili esponenziali a 5 ed a 10 periodi sono forti supporti dinamici;
2. l'indicatore RSI lavora al di sopra della media mobile a 9 periodi a 68,99 punti e conferma il trend in “up”.
Dallo studio dei titoli azionari Exxon Mobil e Noble Energy su time frame settimanale, possiamo osservare che:
1. le medie mobili esponenziali a 5 ed a 10 periodi sono importanti supporti dinamici;
2.l'indicatore RSI lavora al di sopra della media mobile a 9 periodi e si colloca oltre i 55 punti con il controllo del mercato da parte delle forze rialziste.
In questo caso entrambi i titoli azionari hanno mantenuto lo stesso trend del Petrolio Greggio.
Nel caso dei titoli di Milano non possiamo affermare quanto analizzato precedentemente a causa dell’andamento negativo del FTSE MIB, come possiamo osservare nel grafico su time frame settimanale:
1. le medie mobili esponenziali a 5 ed a 10 periodi lavorano al di sotto della BBMiddle e sono importanti resistenze dinamiche;
2. l'indicatore RSI tocca la media mobile a 9 periodi, ma lavora al di sotto di questa a 40,06 punti, manifestando che le forze ribassiste controllano il mercato.
Per questo, merita effettuare un’analisi separata ed approfondita di:
1. ENI SpA (MI:ENI),Saipem (MI:SPMI);
2. Tenaris (MI:TENR).
Dallo studio grafico dei primi due titoli su time frame settimanale e giornaliero emergono importanti analogie:
1. le medie mobili esponenziali a 5 ed a 10 periodi sono forti resistenze dinamiche che manifestano un trend in “down”;
2. l'indicatore RSI lavora al di sotto dei 47,85 punti con i venditori che al momento controllano il mercato.
Lo studio del grafico di Tenaris su time frame settimanale e giornaliero, invece, risalta che:
1. le medie mobili esponenziali a 5 ed a 10 periodi sono importanti supporti dinamici con un trend su posizioni “long”;
2. l'indicatore RSI incrocia dall’alto verso il basso la media mobile a 9 periodi, posizionandosi al di sopra dei 55 punti con i compratori forti sul mercato.
Da questo studio tecnico risultano evidenti due aspetti:
1. il mantenimento della correlazione tra il trend del prezzo del petrolio ed i titoli delle società Exxon Mobil, Noble Energy e Tenaris, mentre Eni e Saipem hanno sofferto il movimento su posizioni “short” del FTSE MIB;
2. il Greggio si mantiene in “up”.
Durante la sessione Asia/Pacifico di questa mattima, il prezzo del petrolio era su posizioni "short" e, al momento di questa rilevazione, è quotato a 47,93$ per barile e si muove all'interno di un canale laterale tra i valori corrispondenti a 47,41$ ed i 48,90$, come possiamo osservare nel seguente grafico su time frame giornaliero:
Quanto detto vale anche per il petrolio Brent che attualmente è quotato a 48,40$ per barile, marcando uno spread con il Crude Oil pari a 0,47$.
Come sempre, si raccomanda di analizzare quotidianamente gli indicatori economici e le notizie macro che influenzano l’oro nero, il dollaro americano e quello canadese e che saranno i “market mover” intraday del Petrolio Greggio, dei cross EUR/USD e USD/CAD e delle società petrolifere.
Buon Trading