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Potenziali opportunità di profitto...direttamente dalle Banche Centrali

Pubblicato 18.09.2017, 16:10
UK100
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STOXX50
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Gentili Lettori di Investing.com,

l'attenzione degli operatori di mercato a seguito dell'allentamento (temporaneo) delle tensioni geopolitiche in Corea del Nord è ora nuovamente rivolta alle decisioni di politica monetaria delle principali Banche Centrali mondiali, viste le notevoli ripercussioni che un errore di valutazione (un rialzo dei tassi di interesse prematuro, una riduzione degli stimoli monetari mal calibrata ecc...) può determinare sul mercato obbligazionario (causando violenti flussi di vendite e pertanto rialzi repentini dei rendimenti) e su quello valutario (riducendo o incrementando la competitività commerciale di un Paese).

Di seguito un breve elenco di "potenziali opportunità di investimento" tramite ETC ed ETN classificati per Banca Centrale:

- la Banca d'Inghilterra sta letteralmente camminando al buio; se da un lato l'enorme incertezza circa l'evoluzione delle trattative con l'Unione Europea (da Marzo ad oggi non si è registrato alcun progresso!) suggerisce l'inazione, la recente esplosione del tasso d'inflazione (+2,9% ad Agosto vale a dire il valore massimo degli ultimi 5 anni) dovuto principalmente al persistente indebolimento della sterlina (i beni importati in UK sono in media del 20% più cari rispetto a 15 mesi fa) la obbliga ad agire sui tassi d'interesse (rialzandoli dall'attuale 0,25%) con tempestività.
In un'ottica di rialzo imminente del costo del denaro in Gran Bretagna si può optare per il rafforzamento della sterlina sull'euro tramite Etfs 5x Long Gbp Short Eur (ISIN JE00BMM1X163) ed un ritracciamento dell'indice azionario FTSE 100 tramite Etfs 3x Daily Short Ftse 100 (ISIN : JE00B7QK5303), dato che la maggior parte delle società ivi quotate produce ricavi al di fuori della Gran Bretagna e pertanto risulta penalizzata da un apprezzamento della valuta.

- la Banca Centrale Europea, sta cercando di evitare, fornendo minor dettagli possibile sul futuro del Quantitative Easing, che il rafforzamento incessante dell'euro sul USD (+10% negli ultimi 4 mesi e +15% da inizio anno) interrompa il trend di crescita e determini un nuovo circolo vizioso dell'inflazione. Proprio Mario Draghi ha sempre sostenuto che un apprezzamento duraturo del tasso di cambio del 10% comporta una riduzione dello 0,50%/0,60% del tasso d'inflazione. Ad Agosto in Eurozona quest'ultimo è stato pari al +1,5% rispetto all'anno precedente ma quello calcolato escludendo il prezzo dell'energia e dei beni alimentari, appena del +1,2%; l'obiettivo è di raggiungere un livello prossimo al +2% in modo durevole.
In un'ottica di allentamento delle pressioni politiche tedesche sulla BCE trascorso il periodo elettorale, è difficile pensare che Mario Draghi intenda accelerare i tempi di dismissione degli stimoli monetari che rafforzerebbe ulteriormente l'euro, provocherebbe un repentino rialzo dei rendimenti dei titoli di stato, di fatto determinando un ulteriore riduzione del tasso d'inflazione; in tale frangente si potrebbe approfittare di un probabile ritracciamento del comparto azionario bancario europeo tramite Boost Euro Stoxx Banks 3x Short Daily (ISIN : IE00BLS09P63).

- la Banca del Giappone, invece, nonostante la graduale ripresa economica domestica ed un tasso di disoccupazione pressochè nullo (2,3% dopo aver toccato un minimo nel mese di Giugno dell'1,8%) è sempre alle prese con un'inflazione modesta (+0,5% a Luglio rispetto all'anno precedente); difficile pensare ad un cambiamento della politica monetaria nel breve periodo.
La recente debolezza dello YEN nei confronti dell'Euro, (1 EUR = 133 JPY oggi da 1 EUR = 115 JPY di metà Aprile) rende appetibile uno strumento che permetta di guadagnare dal rafforzamento della valuta giapponese. Da considerare Etfs 3x Long Jpy Short Eur (ISIN : JE00B3WDZY68)

- la Federal Reserve americana, che si riunirà mercoledì 20/09 invece, è in una posizione differente; i tassi d'interesse sono attualmente pari al 1,25% e seppur l'inflazione abbia dato ad Agosto segnali di risveglio (+1,9% quella complessiva e + 1,5% quella escludendo energia ed alimentari), l'impatto negativo sull'attività economica dell'uragano Harvey e la sinora totale paralisi dell'amministrazione Trump (riuscirà ad implementare almeno la riforma fiscale entro fine anno?) potrebbero interrompere la traiettoria di rialzo del costo del denaro.
Inoltre ben 4 membri del Comitato Direttivo sono dimissionari ed il mandato del presidente Janet Yellen scadrà a Febbraio del 2018; difficile pensare che se non in caso di notevoli rialzi del tasso d'inflazione si proceda a Dicembre con un incremento dei tassi d'interesse.

Infine alle ore 20.30 italiane di mercoledì 20 Settembre, nel corso della conferenza stampa, Janet Yellen con tutta probabilità annuncerà le modalità di riduzione del bilancio della FED che a seguito dei diversi programmi di Quantitative Easing ha raggiunto i 4.500 miliardi di USD; si genererà incertezza per il semplice fatto che non si possono stimare a priori gli effetti sul mercato obbligazionario trattandosi della prima volta in cui accade.

In un'ottica di incremento della volatilità e di "possibile" ulteriore debolezza del dollaro, si può optare per l'acquisto di preziosi quali l'oro e l'argento attraverso rispettivamente Etfs 3x Daily Long Gold (ISIN : JE00BYQY4X40) e Boost Silver 3x Leverage Daily (ISIN : IE00B7XD2195).

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