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Powell detta la linea. Ecco perchè i mercati hanno ancora benzina

Pubblicato 23.09.2021, 08:15
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Cosa sta accadendo sui mercati? La correzione del 5% sui mercati è arrivata (l'aspettavano un pò tutti).


Abbiamo inziato questa settimana all'insegna del rosso, e come segnalavo dal mio ultimo articolo "Anteprima Fed: cosa aspettarsi dalla riunione del Fomc" sul mercato sta predominando la paura di un "rallentamento economico" complice anche l’inflazione che resta su valori ancora troppo elevati e non sembra essere così "transitoria" come lo si voleva far intendere. I future hanno aperto la settimana in rosso a causa del peggioramento del "sentiment" per il debito cinese dell’Evergrande Group; dove gli enti regolatori stanno reprimendo gli "abusi" che hanno fatto alzare il valore degli immobili e i prestiti che hanno contribuito a far crollare i prezzi delle nuove costruzioni arrivando al quasi "default" (nonostante abbia comunicato che porterà a termine il pagamento delle cedole sui bond 5,8% settembre 2025); e dell'incontro della Federal Reserve che porterà ad una "nuova direzione", verso la riduzione degli stimoli.

I timori di un "crollo" immobiliare in Cina preoccupa i mercati globali perchè guida la domanda dell'acciaio e cemento, dei mobili e dell'elettronica, contribuendo fino al 30% del PIL cinese e di conseguenza un calo dei prezzi del petrolio, dei metalli e un momento di risk-off nei mercati che porterebbe l'inflazione di nuovo al di sotto dell'obiettivo del 2%.


La riunione del 21- 22 settembre della Fed definisce ulteriori dettagli sul percorso da seguire per "l'agognato" tapering e dei tassi, e ci si aspetta che Powell rimanga flessibile per ulteriori cambiamenti di direzione di fronte ad eventuali "onde anomale" che si presenteranno (un tapering accelerato e un rialzo dei tassi nel 2022). Infatti ha fatto intendere ad una riduzione degli acquisti d'interesse entro la fine dell'anno con possibili aumenti dei federal funds prima del 2023 (i dot plot indicano che un aumento dei tassi d'interesse potrebbe arrivare già il prossimo anno, dello 0,3%) mirando a raggiungere un'inflazione poco più al di sopra del 2% "per un po' di tempo" e le nuove proiezioni economiche della FOMC mostrano un'inflazione che nel 2022 salirà al 2,2% dal 2,1% dalle stime precedenti, con una previsione per il 2023 al 2,2% mentre la disoccupazione è prevista al 3,8% nel 2022 e al 3,5% per l'anno successivo e il PIL sempre al rialzo al 3,8% per il 2022 e al 2,5% nel 2023. Il QE (120 miliardi di dollari mensili) presto potrebbe essere ridotto.

Fear & Greed

L'indice Fear & Greed (che viene calcolato osservando 7 indicatori: Momentum del prezzo delle azioni, forza del prezzo, volumi, rapporto put/call, rendimenti delle obbligazioni grade e junk, il VIX, rapporto stocks/Treasuries) il 17 settembre 2008 ha toccato prima i 12 e poi i 28 punti prima che le azioni toccassero definitivamente il fondo.


Ciò su cui dovremmo spostare la nostra attenzione sono sicuramente i movimenti del Russell200 e dell'Oro.


Russell2000

Il Russell2000 si trova all'interno di un "canale" fungendo da supporto ma anche da limite per nuovi massimi. questo fino a quando nell'ultimo periodo il prezzo ha inziato ad avere un ribasso e a toccare la media 50 periodi e sfiorando quella a 200 periodi. Premesso che i "canali", che hanno forma di rettangoli (ovviamente), sono consolidamenti del prezzo e queste figure che possono essere "rotte" sia verso l'alto che verso il basso quindi si può verificare un breakout oppure un breakdown. Se guardiamo l'andamento dell'indice, viene fuori da un periodo rialzista (come è stato per tutto il mercato) confermato anche dal goldencross (quando la media 50 periodi è passata sopra quella 20 periodi) facendo nuovi massimi (2356 dollari).

Questo indice potrebbe indicarci un "cambiamento" del regime economico. Ricordo che negli USA ci troviamo in Stagflazione cioè il PIL sta andando al ribasso "per ora" (ma Moody's prevede una crescita del PIL reale del 6,5% quest'anno) e l'inflazione sta (come menzionato poc'anzi) navigando su valori ancora troppo alti (CPI mensile vede una leggera diminuzione mentre quello su base annuale ancora al 5,3%). Se il prezzo romperà a "rialzo" molto probabilmente si starà verificando un "cambiamento" economico.

Gold

Mentre l'oro si sta muovendo sul supporto formato a livello 1676 dollari circa fino ad agosto. Il doppio minimo (marzo - aprile) che ha portato all'inversione del prezzo, che fino a quel momento era in netta discesa, tornando e rimbalzando fino in area 1908 dollari circa. Come si può notare, ha inziato a scendere di valore creando anch'esso un "canale" che nello specifico caso possiamo definire "lateralizzazione" (anche attualmente). L'Oro, come l'indice di cui abbiamo parlato poco fa, ha una correlazione con i tassi reali (calcolato sottraendo l'inflazione al tasso di interesse nominale) e in questo caso tipico, se i tassi nominali dovessero essere rivisti successivamente al rialzo l'Oro potrebbe tornare al livello 1679 dollari anticipando ach'esso il cambio di regime in cui ci troviamo.

Dollaro

Ovviamente nn possiamo non tener conto del Dollaro, come dicevo nel mio articolo "Esiste il pericolo stagflazione? Beni rifugio e utilities ci dicono qualcosa" anche se la correlazione con l'Oro non si nota così radicalmente (è davvero debole) e il presidente Nixon (1971) decise di far diventare i tassi di cambio variabili e di conseguenza dividere i due asset, orientativamente possiamo affermare che se il dollaro va al rialzo l'oro farà approssimativamente il movimento apposto (come per il petrolio, che ha una correlazione "inversa" dello 0,5% circa).

Il dollaro USA è andato in "selloff" contro le principali valute dopo i dati sull’occupazione che sono stati più deboli del previsto, e hanno seguito i rendimenti dei dei Treasury. Dopo un "fortissima" tendenza ribassista, ha rotto la struttura "testa e spalle" compiendo un'inversione fino ad arrivare in area 93.183 dollari per poi ritornare verso il basso e usare come supporto la stessa struttura formatasi con "testa e spalle", infine ha avuto un altro impulso rialzista che ha rotto i massimi
di aprile.

L'inizio del "Tapering" dovrebbe essere "Deflazionistico" per il Dollaro. Inniettando meno liquidità quest'ultimo dovrebbe riacquistare forza e tornare in area 94.400 dollari.

Il report settimanale Commitments of Traders (COT) della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) che fornisce un'analisi dettagliata del sentimento dei mercati (mostra le posizioni tenute dai traders la settimana precedente) mostra che il sentimento è estremamente "long" sul Dollaro e sull'Oro mentre per quanto riguarda il settore energetico (tra cui Crude Oil) sono "short".


VIX

Ma non solo, tempo fa nel mio articolo "S&P 500 verso altri record? Ecco la posizione da prendere da qui in avanti" parlavo dell'indice VIX che si trovava nel 15% più alto degli ultimi mesi e dal 2020 ha riportato una media del suo valore al di sopra dei 22. Prima di qualsiasi "picco" facevo notare che si formava un wedge che partiva dal valore 15 - 16 per poi aumentare nel tempo, perciò dalla "lettura" del grafico (03.09.2021) ci aspettavamo un altro picco e la formazione di un successivo cuneo (e di conseguenza un calo dei mercati azionari). Ciò, come si può notare dal grafico, si è verificato ed ha toccato i valori del 13 maggio. Successivamente potremmo aspettarci un consolidamento e quindi una normalizzazione del valore, ma staremo a vedere.


In questo momento potremmo analizzare gli andamenti dell'Indice S&P500, Wti e di Bitcoin.

S&P 500

Nel mio articolo "S&P 500 verso altri record? Ecco la posizione da prendere da qui in avanti" analizzando il grafico facevo notare che si era formato un wedge che proietta il prezzo in area 4545 dollari mentre un falso breakout porava al ribasso il prezzo fino al primo supporto a quota 4480 dollari, al secondo a 4426 dollari ed infine a 4359 dollari (a questo ha influito la situazione Evergrande). La rottura della trend line presuppone un pullback in area 4424 - 4435 dollari e un eventuale rifiuto del prezzo in quell'area proietterebbe il prezzo di nuovo verso i 4359 dollari.

XLE

WTI

Molto bene gli energetici con il WTI che staziona al di sopra dei 70$. Nel mio articolo "Ecco 4 titoli per combattere le incertezze del mercato" parlavo di un aumento del prezzo legato all'avvio del Tapering, alle preoccupazioni sulla produzione USA, seguito dei danni causati dall'uragano "Ida" alle infrastrutture nel Golfo del Messico che portato ad una diminuzione di 1,4 milioni di barili al giorno da fine agosto (il 49% della produzione resta ferma). "L'Inventario USA di Cushing, Oklahoma, delle giacenze di Crude Oil" mostra le scorte a -1,476M rispetto al precedente dato -1,103M e L'EIA (Crude Oil Inventories dell'Energy Information Administration) ha evidenziato, che durante i primi sei mesi del 2021, il valore commerciale netto dell'energia negli Stati Uniti è stato un surplus di $ 9 miliardi e il commercio non energetico ha avuto un deficit di $ 505 miliardi mentre il gas naturale rappresenta una quota crescente del commercio energetico e ha rappresentatoil 5% del valore delle importazioni di energia e il 22% del valore delle esportazioni di energia nel 2020, con un surplus di 26 miliardi di dollari.

Si prevede che iprezzi del Brent restino intorno ai livelli attuali per il resto del 2021, circa 71 dollari il barile durante l'ultimo trimestre dell'anno, l'Opec resta positiva sulla ripresa economica globale del 2022 e, di conseguenza, ritiene l'anno prossimo la domanda supererà i livelli pre-Covid cioè 4,15 milioni di barili in più al giorno, rispetto ai precedenti 3,25 milioni di barili. Per il 2022, la domanda balzerà oltre i 100 milioni di barili al giorno e le quotazioni sono riviste al rialzo. (guarda il grafico)

Bitcoin

Infine Bitcoin che si trova nuovamente nel raggio di prezzo 42 mila - 47 mila dollari, un rifiuto del prezzo psicologico porterebbe ad un ritracciamento ancora più profondo in area 40 mila dollari. Mentre la rottura di questa "resistenza", nel lungo termine, potrebbe portare il prezzo a recuperare il massimo di Aprile. Quindi si tratta di un'opportunità "buy the dip" come l'hanno interpretata ad El Salvador? In questi giorni sicuramente potremmo assistere a più di un movimento laterale prima di un eventuale "balzo" più deciso verso l'alto, in area 49000 - 49500 dollari (vista anche la reazione positiva agli ultimi eventi). 

I mercati sembrano avere ancora "benzina", e se da un lato gli investitori si stanno coprendo da un probabile "storno" di breve periodo dall'altro sanno che un pull back è la regola.



"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e l'analisi tecnica dei grafici è un punto di vista personale; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".

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