“Chi non ha affrontato le avversità non conosce la propria forza” (Ben Jonson)
Prese di profitto, ma niente panico. Questo è il messaggio che emerge nella seduta successiva al lunedì nero che ha portato il Nasdaq a perdere fino al 15% dai massimi di metà luglio. Ieri i listini mondiali hanno recuperato circa un terzo delle perdite, consolidando l’aspettativa che siamo nell’ambito della correzione, non dell’inversione di tendenza. Tra i fattori che denotano una certa voglia di stabilità il movimento delle valute, in particolare lo yen, praticamente immobile nonostante il crollo della Borsa di lunedì. Anche la volatilità si è raffreddata: -60% dai massimi, e sotto la soglia di 30 punti. Anche sul piano geopolitico non c’è stata per ora l’escalation attesa in Medio Oriente. Nel frattempo Kamala Harris ha scelto il Vice Presidente, ovvero il Senatore Tim (BIT:TLIT) Walz, una figura molto conosciuta a livello nazionale. Vicino ai veterani di guerra, progressista moderato, ex Governatore del Minnesota, Stato chiave per le prossime elezioni presidenziali. Parla correttamente il mandarino cinese. Una scelta che riapre la campagna elettorale dopo il passo indietro di Joe Biden. Torna a salire anche il bitcoin sebbene resti sempre sotto la soglia di $60mila. Sul fronte macroeconomico continuano ad essere comunicati dati negativi che confermano l’approssimarsi di un soft landing, rispetto all’attesa del no landing che aveva spinto i listini sui massimi. Ieri l’indice ISM del settore terziario in USA, sotto le attese. Oggi non sono attesi dati macro di rilievo in attesa della statistica sull’occupazione in calendario giovedì pomeriggio.
Si avvicina la transizione 5.0
Il Piano transizione 5.0 vale oltre €6 miliardi. Fondi legati al Pnrr che dovranno essere utilizzati nei prossimi 18 mesi. Un Piano che punta a mettere le imprese manifatturiere italiane nelle condizioni di affrontare la transizione digitale e climatica ed essere così più competitive sui mercati internazionali. Per sfruttare tale opportunità le imprese si dovranno dotare di competenze adeguate nel campo della mappatura delle esigenze, la progettazione e la gestione, attivando importanti investimenti a livello di filiera. A questi si aggiungeranno naturalmente quelli legati agli investimenti negli impianti di nuova generazione appartenenti alla categoria di industria 4.0, software per il monitoraggio dei consumi, beni nuovi strumentali per la produzione da fonti energetiche rinnovabili, formazione del personale. Ad accedere ai crediti d’imposta possono essere tutte le imprese di qualsiasi dimensione, forma giuridica, settore e localizzazione geografica sul territorio italiano. Lo stanziamento di €6,3 miliardi da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) è così suddiviso: beni materiali e immateriali: €3,78 miliardi; autoproduzione e autoconsumo da fonti di energia rinnovabile: €1,89 miliardi; formazione: €630 milioni. Un contesto che coinvolge positivamente anche Piazza Affari ed in particolare società quotate su Euronext (EPA:ENX) Growth Milan: Solid World Group e Spindox. La prima attiva nel campo della manifattura 5.0 e delle fonti rinnovabili, la seconda nell’ambito di soluzioni per la transizione digitale a cominciare dall’intelligenza artificiale.
Mercato tecnico
I movimenti del mercato sono fortemente influenzati dai dati tecnici piuttosto che dai fondamentali. È il punto di vista di Mark Dowding, Fixed Income CIO, RBC BlueBay AM. Gli ultimi dati degli Stati Uniti indicano un atterraggio morbido e attualmente non ci sono segnali di una recessione imminente, salvo un crollo significativo delle azioni che potrebbe inasprire le condizioni finanziarie. Il recente allentamento tecnico è stato avviato dalle perdite degli hedge fund sulle posizioni corte sullo yen. A causa della bassa liquidità tipica del periodo estivo, la chiusura delle posizioni da parte degli investitori ha provocato movimenti eccessivi sui mercati, simili a quelli osservati lo scorso marzo dopo il crollo della SVB. Secondo Dowding la Fed effettuerà un taglio dei tassi di 25 punti base a settembre, seguito da ulteriori tagli a dicembre e nel primo trimestre del 2025. Una posizione in linea con il consensus degli economisti e che condividiamo nello scenario attuale. Confrontando questa previsione, in linea con le aspettative della Fed, con le attuali valutazioni di mercato, i tassi statunitensi sembrano essersi allontanati troppo dai fondamentali. Con i movimenti azionari influenzati dai tassi e dai timori di recessione, l’aspettativa è che i mercati si stabilizzino.