Quando le cattive notizie sono buone notizie...il mercato rimbalza

Pubblicato 04.10.2022, 08:04
Aggiornato 10.09.2024, 14:23

Il mercato azionario ieri ha avuto un forte ed improvviso rimbalzo, con l’indice S&P 500 in rialzo del 2.59% e sopra i minimi di metà giugno.

Fonte: Investing.com

Prima di stappare lo champagne tuttavia, pensando già ad un’inversione di trend o altro, dobbiamo capire che ieri abbiamo avuto una motivazione “tecnica” per questo rimbalzo.

Fonte: Yardeni.com

La motivazione in particolare, riguarda i grafici sopra, quando si dice “bad news are good news” è quanto mai azzeccato. Già, perché i mercati hanno praticamente festeggiato un calo dell’indice americano PMI manifatturiero, ai minimi dal 2020 (periodo covid) ed in particolare il riquadro in basso a destra (i Price Paid).

Tutto questo, seguendo il solito schema mentale dei mercati: se l’economia è più debole, e qualunque cosa legata al tema inflattivo (appunto) dà segnali di calo, allora è un bene, quindi la Fed sarà meno aggressiva, quindi i mercati saliranno.

Ora, si dà il caso che ieri fosse anche il primo giorno di Borsa del mese di ottobre, e quindi ho trovato su internet questa interessante statistica ovvero: quando il primo giorno del mese il mercato ha registrato una performance superiore al 2%, come sono andati poi i mercati? Nell’immagine sotto vedete la risposta, dal giorno successivo fino a 6 mesi avanti.

Fonte: Rennie Yang

Certo, non che vogliamo aggrapparci a questo genere di situazioni (ho detto mille volte come bisognerebbe operare da investitori) ma è quantomeno curioso vedere i ritorni a distanza di 3 e 6 mesi.

Ora, ricordandoci anche che di solito i mercati scontano tutto, la domanda che dobbiamo farci adesso, dopo 9 mesi di bear market ed un -25% è la seguente: cosa devono ancora prezzare i mercati (in negativo)?

Io credo che all’appello manchino poche cose, una su tutte gli utili aziendali, con le prossime trimestrali.

Fonte: Ned Davis Research

Tra il mese di ottobre e quello di novembre infatti, tutte le principali aziende americane rilasceranno la trimestrale, ed in generale, complice la debolezza generalizzata e la forza del Dollaro (oltre metà del fatturato delle Big Tech viene fatto fuori dagli USA) potremmo assistere ad un calo un po' ovunque.

Questo calo potrebbe da un lato concludere il ciclo di dati e notizie negative da scontare (e quindi registrare un nuovo e forse definitivo bottom) oppure dall’altro lato, una debolezza delle società americane potrebbe essere vista dai mercati come un’ulteriore sostegno al calo dell’inflazione, e quindi paradossalmente percepito , ancora una volta, come una “buona notizia”.

Staremo a vedere…

Alla prossima!

Se ritieni utili le mie analisi, e vuoi ricevere gli aggiornamenti quando le pubblico in tempo reale, clicca sul pulsante SEGUI del mio profilo!

"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2025 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.