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Rendimento dei Treasury decennali al 5%: argomentazione a favore dei bond?

Pubblicato 23.10.2023, 11:17
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Giovedì scorso il  rendimento dei Treasury decennali ha brevemente superato la soglia del 5%, la più alta dal 2007, prima di attestarsi al 4,98%, secondo i dati di Treasury.gov.

Per gli investitori “buy-and-hold”, l’elevato rendimento sembra interessante, almeno rispetto agli ultimi anni, quando i tassi di interesse erano molto più bassi. Ma la domanda migliore è:

Come si colloca un rendimento del 5% rispetto alla performance del mercato azionario statunitense?

La risposta dipende da diverse ipotesi, prima fra tutte l’orizzonte temporale. È possibile torturare i rendimenti azionari per dire tutto ciò che si vuole cambiando la finestra temporale, quindi in questo caso è fondamentale fare un’analisi accurata.

Come primo passo (ma non è certo l’ultima parola sull’argomento), confrontiamo la performance del rendimento a 10 anni con quella del rendimento a 10 anni dell’indice S&P 500. Come mostra il grafico sottostante, i risultati sono molto diversi a seconda della data.

Al momento, il rendimento del 4,98% contrasta con il rendimento annualizzato del 9,3% dell’indice S&P negli ultimi 10 anni. Non è una sorpresa che le azioni sovraperformino il rendimento a 10 anni, ma non sempre. Ma il fatto che ora si possa ottenere un po’ più del 50% del rendimento decennale del mercato azionario senza alcun rischio (ignorando l’inflazione) è un grande cambiamento (a favore del Note a 10 anni) rispetto alla storia recente. Se ne deduce che è opportuno aumentare il peso del portafoglio in obbligazioni rispetto alle azioni, almeno per gli investitori relativamente conservatori.

In realtà, il grafico qui sopra è un po’ fuorviante perché confronta i dati in tempo reale senza alcun ritardo. In altre parole, nell’ultimo decennio il mercato azionario ha guadagnato il 9,3%, ma il rendimento del Tesoro del 4,98% è prospettico. Il secondo grafico qui di seguito si adatta a questa situazione confrontando il rendimento a 10 anni in un determinato momento con il rendimento a 10 anni dell’S&P 500 nel decennio successivo.

Se aveste acquistato e detenuto un Treasury Note a 10 anni un decennio fa, avreste guadagnato circa il 2,6%, molto al di sotto del rendimento decennale del 9,3% delle azioni.

Quanto guadagneranno le azioni nei prossimi 10 anni e come si confronteranno con il rendimento atteso del 5% per un titolo a 10 anni di oggi?

Ovviamente, nessuno lo sa, in quanto la performance delle azioni può variare e varierà notevolmente. Bene o male, le previsioni sulle azioni non mancano.

“Per i prossimi tre o quattro mesi, cosa posso dire? Per i prossimi tre o quattro anni, è difficile dire come il mercato si adeguerà a tutto il debito”, dice. “Ma per i prossimi 30 anni? Vedo rendimenti dall’8% al 9% nelle azioni statunitensi”.

È in linea con le previsioni di CapitalSpectator.com per le azioni statunitensi. Decidere se queste stime saranno accurate è un’altra questione e quindi caveat emptor.

Una cosa, tuttavia, è chiara. I rendimenti dei titoli di Stato sono sostanzialmente più competitivi oggi rispetto al recente passato. Non si tratta certo di una sfera di cristallo, ma è comunque utile per gestire le aspettative e progettare le strategie di portafoglio.

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