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Settimana Pasquale: Breakout o Fake Out?

Pubblicato 16.04.2019, 11:18
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Rassegna giornaliera sul mercato forex 15.04.2019

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

La settimana della festività Pasquali è sempre una settimana piuttosto strana per il mercato forex. Le feste solitamente spingono alle prese di profitto, ma nel caso della Pasqua, spesso assistiamo a nuovi brevi massimi o minimi seguiti da rapide inversioni. Questo ci dice che i “breakout” spesso diventano superamenti “farlocchi” nella settimana di Pasqua, soprattutto perché i mercati sono chiusi Venerdì Santo e alcuni anche il Lunedì di Pasqua. Contrariamente al solito, questa settimana saranno rilasciati moltissimi dati nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì. Le valute sono rimaste in range di consolidamento, in attesa di un evento catalizzatore e di un eventuale superamento che potrebbe scaturire da uno dei dieci eventi economici seguenti.

I 10 dati economici da seguire questa settimana:

1. Report sull’occupazione britannica
2. ZEW tedesco
3. IPC neozelandese
4. PIL cinese
5. IPC britannico
6. Occupazione australiana
7. PMI della zona euro
8. Vendite al dettaglio britanniche
9. Vendite al dettaglio statunitensi
10. Vendite al dettaglio canadesi

La valuta migliore di lunedì è stata la sterlina britannica. La proroga di 6 mesi all’articolo 50 offre una sorta di tregua che potrebbe far salire la valuta. L’aumento dei prezzi delle case ha dato il la alla settimana, ma saranno i dati su occupazione, vendite al dettaglio e IPC che determineranno l’andamento della sterlina (GBP). Secondo gli indici PMI, le condizioni del mercato del lavoro sono migliorate nel settore dei servizi e in quello manifatturiero e edile lo scorso mese. Dunque, il calo dei posti di lavoro dovrebbe essere contenuto; tuttavia, la vera domanda che ci poniamo è se gli stipendi saranno aumentati – le aziende potrebbero essere poco propense ad aumentare gli stipendi vista l’incertezza per la Brexit. L’inflazione dovrebbe salire, ma le vendite al dettaglio potrebbero essere in calo. Se i dati di questa settimana saranno positivi, potremmo vedere il cambio GBP/USD schizzare sopra 1,32.

La valuta più debole di lunedì è stata il dollaro canadese, che è sceso bruscamente per via del calo dei prezzi del petrolio e dei sondaggi sulle previsioni delle imprese. I sondaggi si sono rivelati negativi nel primo trimestre per via del calo della domanda interna ed estera rispetto al trimestre precedente. La preoccupazione principale è sulla crescita statunitense e sulle tensioni commerciali. Il dollaro australiano è salito leggermente, mentre quello neozelandese ha ignorato l’indice PMI sui servizi piuttosto debole. Il recente rallentamento dei settori manifatturiero e dei servizi è coerente con la cautela dimostrata dalla Reserve Bank. Per mercoledì è atteso l’IPC neozelandese e i prezzi dovrebbero salire visto il rialzo dei prezzi di alimentari e materie prime. Entrambe le valute sono state supportate dalle dichiarazioni positive del Segretario al Tesoro USA Mnuchin riguardo alle trattative commerciali USA-Cina. L’accordo è vicino e un eventuale annuncio verrebbe accolto positivamente da entrambe le valute.

Per quanto riguarda l’euro, per martedì sono attesi i dati dell’istituto ZEW tedesco. Nonostante il rallentamento della crescita e i timori di una possibile recessione, il DAX è in salita e i rendimenti sono in calo e questo potrebbe sostenere la fiducia. Il cambio EUR/USD cerca a fatica di restare sopra 1,13 e potrebbe non vedere un superamento in entrambe le direzioni fino al rilascio dei dati ZEW e PMI. Il sell-off dei titoli di borsa ha inoltre impedito al cambio USD/JPY di salire oltre 112, nonostante i dati migliori del previsto relativi al settore manifatturiero dell’Empire State. Visto che fino a giovedì non sono attesi dati USA particolarmente rilevanti, è più probabile un ritracciamento che un rialzo.

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