L’Italia, così come il resto del mondo, è stata pienamente colpita dagli effetti del COVID-19 nel 2020, con restrizioni che hanno impattato quasi tutti gli ambiti della vita quotidiana per lunghi periodi dell’anno.
I ricavi complessivi del settore Entertainment and Media (E&M) sono diminuiti dell’8,2% nel 2020, principalmente a causa del crollo degli eventi dal vivo e dell’intrattenimento come concerti musicali e cinema, mentre la chiusura di interi settori ha danneggiato notevolmente il comparto pubblicitario.
La pandemia ha comportato profondi cambiamenti a livello personale, economico e sociale, stravolgendo i business e i principi che lo hanno guidato.
Il futuro del settore dipende fortemente dai cambiamenti comportamentali dei consumatori emersi negli scorsi anni.
La pandemia, da un lato ha fatto da acceleratore delle trasformazioni già in corso e dall’altro è stata un amplificatore delle forze disruptive.
Più di un anno dopo l’inizio della pandemia, osserviamo una serie di forti cambiamenti che stanno rimodellando i segmenti dei media e dell’intrattenimento e l’industria E&M nel suo insieme.
Il cambiamento principale, ovviamente, è che a causa dei lockdown e della chiusura di molte attività, i consumatori hanno modificato le loro abitudini verso la fruizione di servizi digitali, accelerando di anni l’arrivo della digital disruption rispetto al picco previsto precedentemente.
I clienti sono sempre più propensi a dedicare tempo e denaro all’intrattenimento ed ai contenuti media, dopo l’esponenziale aumento dei contenuti da guardare, leggere ed ascoltare.
Inoltre, i contenuti non vengono solo consumati ma anche creati dai clienti, colmando in misura sempre maggiore il divario tra creatori e fan.
I principali cambiamenti nel comportamento dei consumatori che avranno il maggiore impatto a lungo termine sull’industria E&M derivanti dalla crisi COVID-19 sono:
• Aumento della domanda di servizi di streaming OTT
• Diminuzione della domanda per eventi di persona
• Aumento della domanda di servizi contactless
• Aumento della domanda di larghezza di banda Internet residenziale.
Cambiamenti nel comportamento dei consumatori a seguito della crisi causata dal COVID-19
I continui cambiamenti nel comportamento dei consumatori e la crescita economica incerta sono due fattori critici che le aziende dovranno affrontare, se vogliono sostenere il business.
Nonostante una forte contrazione nel 2020, i ricavi italiani del settore E&M sono destinati ad aumentare nei prossimi cinque anni.
Sebbene inizialmente gli aumenti contribuiranno esclusivamente alla ripresa del settore da COVID-19, dal 2022 il mercato inizierà a vedere una crescita organica.
Nel periodo di previsione, i ricavi totali di E&M in Italia saranno del 17,7% superiori rispetto al 2019.
L’Italia è stata colpita più duramente del resto del Western Europe dalla pandemia e vedrà di conseguenza un rimbalzo più forte nel 2021, all’8,1%, rispetto alla crescita del 7,0% che si prevede per il Western Europe.
Entro il 2022 le dinamiche di mercato cominceranno a stabilizzarsi e l’Italia vedrà ancora una volta una crescita più lenta rispetto alla media regionale.
Le prospettive di crescita dipendono da molteplici fattori, come l’estensione e la durata di ulteriori lockdown, nonché l’attuazione e l’impatto delle misure fiscali e monetarie.
Il settore E&M italiano performerà meglio dell’economia in generale nei prossimi cinque anni, con una crescita annua di alcuni punti percentuali in più ogni anno.
l 2020 ha visto per la prima volta i ricavi digitali rappresentare la maggior parte dei ricavi E&M in Italia, con il digital che ha aumentato la sua quota del 6,2%, grazie ad un’accelerazione dovuta alla pandemia.
Nonostante la ripresa prevista in tutto il mercato nel periodo di previsione, i ricavi digital non vacilleranno, ma invece continueranno ad accrescere la loro quota per ciascun anno, raggiungendo il 60,2% nel 2025.
I maggiori contributi ai guadagni del digital saranno dati dal settore Internet, che comprende l’Internet access e l’advertising, che aumenterà di 3,8 miliardi di euro le entrate nei prossimi cinque anni.
Una forte crescita del digital proverrà anche dai settori gaming e OTT.
La crescita non-digital sarà trainata dalla ripresa dei settori pesantemente colpiti dalle restrizioni dovute al COVID-19, tra cui music, B2B e cinema.
Tuttavia, sebbene si registrerà un aumento positivo fino al 2025, le entrate non-digital saranno ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia alla fine del periodo di previsione.
Le metriche basate sulla stampa nei segmenti newspaper e magazine assisteranno ad un calo, mentre le entrate dei print consumer book registreranno guadagni modesti.
Alessandro Moretti