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Siamo il 99%: tutte le occasioni perse dall’investitore italiano

Pubblicato 29.06.2023, 08:25

Con questa famosa frase di “Occupy Wall Street”, del 2011, si denunciavano gli errori e le disuguaglianze dell’1% dei più ricchi d’america contro il restante 99% della popolazione.

Ora, a parti invertite, possiamo dire che l’investitore italiano, tipicamente imbottito di Enel (BIT:ENEI), Banca Generali (BIT:BGN), Eni SpA (BIT:ENI), Telecom Italia (BIT:TLIT) e (forse) Intesa Sanpaolo SpA (BIT:ISP) o UniCredit SpA (BIT:CRDI), rinuncia di fatto al 99% delle occasioni presenti storicamente sul mercato.

Già, perché a ben guardare, il peso del mercato azionario italiano, rispetto alle azioni globali, è meno dell’1% (tutto il mercato italiano, perciò nel caso dei titoli menzionati sopra, parliamo dello zero virgola).

Fonte: Statista

Come possiamo notare dall’immagine sopra infatti, l’Italia è “non pervenuta” nella classifica (gennaio 2023) globale, dove si nota che il mercato americano fa la parte del leone (quasi il 60%), seguito da Giappone (6.3%) e Regno Unito (4.1%). Perciò potremmo dire che quasi il 70% del mercato azionario mondiale, è concentrato su 3 Paesi.

Ora, mi fa molto ridere quando gli investitori, specie quelli con i portafogli visti sopra, sono convinti di “diversificare”. Sembra inutile ripeterlo ma forse è meglio, il rischio emittente/Paese infatti è comunque presente, ma oltre a questo, pensiamo che la somma delle top azioni italiane vale meno di 200 Miliardi.

Senza voler scomodare le Big Tech (Apple Inc (NASDAQ:AAPL), Meta Platforms Inc (NASDAQ:META) ecc), diciamo che solo McDonald’s Corporation (NYSE:MCD)vale più di tutte le aziende sopra messe insieme.

Tecnicamente, questo errore di valutazione, si chiama Home Bias, cioè la tendenza di investire in una grande quantità di titoli (azioni o obbligazioni) domestici, nonostante i presunti benefici della diversificazione in azioni estere.

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Perciò quando spesso sento dire “è 20 anni che investo e non si guadagna nulla”, certo! Se investi solo in Italia può succedere.

Fonte: Investing.com

Notare il confronto nell’immagine sopra a livello di mercati tra Italia ed USA, e notare anche che per l’Italia ho preso il Total Return, quindi dividendi inclusi. Perciò oltre a non diversificare in termini di rischio, si lasciano sul tavolo anche rendimenti decisamente migliori nel lungo termine.

Però uno potrebbe dire “le cose sono cicliche”, se ha fatto male negli ultimi 15 anni, recupererà nei prossimi 15. Per carità, tutto può essere, ma guardando agli ultimi 120 anni di storia, l’Italia non è mai riuscita in modo sistematico a performare meglio del resto del mercato, anzi non solo ha fatto peggio dei mercati a livello globale, ma anche solo a livello Europeo, siamo decisamente sotto la media.

Fonte: Mindfullyinvesting.com

Allora ancora una volta, quando un cliente chiede perché e come investire in Italia, potrei ad esempio concentrarmi sulla qualità e non sulle dimensioni (vedere per credere i rendimenti del listino FTSE Italia STAR, altro che FTSE MIB), tanto piccolo per piccolo. Oppure ancora, non scegliere un titolo perché “quella è la mia banca, la mia assicurazione, con quell’azienda ci pago le bollette, il mio amico ha comprato quel titolo”, ma evolversi nel ragionamento.

Il tempo passa e le occasioni difficilmente tornano, ora che lo sapete, potete adeguarvi di conseguenza!

Alla prossima!

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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore. L’autore non possiede le azioni menzionate nell’analisi"

Ultimi commenti

hai dimenticato Stellantis eheheh
Certamente corretto il ragionamento ma 120 anni fa gli stati uniti potevano essere considerati emerging markets. Probabilmente 120 anni fa avresti privilegiato uk che non ha dato gli stessi risultati (vedi tabella del tuo libro). Oggi è corretto dare molto spazio agli USA ma forse bisogna guardare aree economiche con maggiori prospettive di crescita. Comunque sempre corretto buon senso.
Trovami titoli americani o di qualunque di quei parsi nella tua top list con dividendi del 7-8-9-10% e anche oltre
Ma infatti l'autore confronta paesi con multipli P/E alti (USA) con paesi dai multipli P/E bassi (l'Italia). Ovvero confronta titoli rischiosi con titoli meno rischiosi, per poi scoprire - incredibile! - che i titoli rischiosi nell'arco di 100 anni (...) rendono di più. Ma zio santo, si chiama "rischio / rendimento" ed è il motivo per cui tutte le redditività andrebbero confrontate RETTIFICANDOLE PER IL RISCHIO. E invece no. Avanti con l'istogramma dove si confronta tutto con tutto, così, a caso. Con questo "metodo" allora posso dire che i titoli di stato Ucraini che rendono il 200% sono meglio dei bund tedeschi al 2%.
lo sai che la % di dividendo staccata non ha nulla a che vedere con il Total return dell'investimento?
Vitesse Energy. Neo acquisto di W.B. :)
...se non fosse pwr le commissioni bancarie che fanno svanire tutta la convenienza delle azioni estere.
Gli etf per me sono il miglior investimento possibile.
Su. sveglia!! un minimo di informazione ricerca, parliamo dei nostri risparmi... Ci sono intermediari che rendono possibili compravendita di titoli anche a 1 euro
hai mai pensato?
certo che quello che è da evitare sono le aziende italiane controllate dallo stato, che sono quelle che hanno tenuto basso il nostro indice nei decenni precedenti nel confronto degli indici americani ed europei,ma come ho scritto sotto abbiamo gioielli mondiali,campioni nel loro settore che sono ai massimi storici
Che non si debba investire solo in azionario italiano è ovvio, ma anziché fare le battutine per posizionare se stesso, non sarebbe male che l'autore parlasse però anche della doppia tassazione sui dividendi che pesa sulle azioni estere, che va dal 15% degli USA al 35% della svizzera. Bella diversificazione comprare azioni per poi pagare il 35%+26% di tasse sui dividendi, un vero affarone, in pratica se perdete soldi, perdete soldi, se guadagnate...se li prende qualcun altro. Aggiungo che in diversi paesi esiste la doppia tassazione anche sul capital gain (!), il che trasforma l'investimento in una macchina da tasse senza precedenti. Anche di questo, ovviamente, l'articolo non ne parla.
meglio investire in Italia, mercato stagno da 15 anni dove non c'è la doppia tassazione sul 1.5% di dividendo che stacca l'indice, anziché comprare un etf globale o s&p dove c'è la doppia tassazione ma l'indice cresce a doppia cifra annua... hai ragione, stupidi noi a investire nei paesi con doppia tassazione
 Impara a leggere prima di rispondere. Ti ho spiegato che la doppia tassazione sui dividendi la paga direttamente l'ETF, quindi tu non te ne accorgi, ma il costo viene comunque sottratto al patrimonio dell'ETF e - in sostanza - dal tuo investimento. Quando il dividendo viene staccato ad esempio dagli USA, PRIMA di arrivare in Irlanda viene decurtato del 15% e figura come costo nel conto economico dell'ETF. Se non sapete niente di questi temi, evitate di scrivere, che traete solo in inganno i risparmiatori inconsapevoli che dovessero leggere i vostri strafalcioni.
 Ecco un altro che non legge e risponde a caso: cosa non ti è chiaro della PRIMA cosa che ho scritto, ovvero "Che non si debba investire solo in azionario italiano è ovvio"? Non è difficile, eh? Sul mercato svizzero che ho citato la doppia tassazione pesa lo 0,70% dell'investimento all'anno, roba da commissioni di fondo bancario, ma tu probabilmente hai dei fondi con commissioni al 5%, quindi non ti cambia molto. Ma tanto il tuo è un account con 4 commenti, quindi qui tutti hanno già capito.
si francesco condivido il tuo ragionamento, sopratutto per la non diversificazione, ma se hai un portafoglio abbastanza maturo, e vuoi delle rendite da dividendi o cedole obbligazionarie, e vivi in italia, le aziende sopracitate vanno per la maggiore, perché se investo nel mercato estero i dividendi subiscono la doppia tassazione, e volendo diversificare su aziende americane che pagano grossi dividendi, vedi REIT o settore bancario o telecomunicazioni, poi alla fine al netto della tassazione mi ritrovo lo stesso rendimento di aziende italiane o europee.
cos'è un portafoglio maturo?
Il concetto è corretto, il mercato italiano ha sempre sottoperformato il mercato americano, però è anche vero che le aziende si sono evolute,le prysmian, stellantis, stm,campari ed exor che come altre sono quotate ad Amsterdam sono aziende globali che in questo periodo diverse sono molto vicine ai massimi storici,quindi il concetto di Casarella è giusto,ma con dei distinguo
E per investirci nel mercato italiano si è costretti pure a pagare la tobin tax
tu sei uno di quelli che finira' male perche' non riesci a comprendere quanto la speculazione possa essere dannosa quando si hanno prezzi e quotazioni cosi' alte SENZA alcun motivo fondamentale, economico o finanziario! Siamo a livelli di BOLLA che vanno oltre ogni previsione e non lo comprendi. Persino un investitore conclamato longer come BUFFETT ha detto che la BOLLA e' evidente. E il suo indicatore suggerisce che siamo oltre ogni ragionevolezza. Purtroppo vi serve una lezione.
Bisogna conoscerli gli altri mercati. Io quando ho investito sull’America, ho preso sempre delle grandi botte nei denti………
non spieghi però come... bastava investire su un indice e tenere, avresti fatto il 10/12% annuo... se poi compri le azioni singole tech nel 2000 e nel 2008 e vendi dopo 1 anno è un problema tuo, non del mercato americano
Se un investitore italiano avesse investito negli ultimi 20 anni solamente in terna e Snam ora sarebbe ricco...
se avessi preso Microsoft 20 anni fa... se avessi preso Bitcoin 10 anni fa... se avessi preso Amazon 15 anni fa.. se avessi preso Eni a 6... se avessi... del senno di poi son piene le pozze
E cone facevi scegliere loro piutttosto che ENI o peggio Saipem? Diresti lo stesso?
se avessi vinto al superenalotto..
infatti io mi tengo alla larga dai titoli italiani! questo articolo dovrebbe essere una pietra tombale sul mercato italiano!
ora va di moda la cremazione..
Francesco ha uno stile sciolto prudente unito al buon senso. Credo sia ottimo insegnante.
Ah promuovere l'investimento azionario adesso è "prudente"? Aspetta che me lo segno.
In generale nel mondo c'è poca cultura finanziaria. Poche pochissime persone son realmente preparate. Questo perché nessuno mai ha loro detto quanto sia importante capire le dinamiche che ruotano attorno a detto mondo. Penso che in futuro le nuove generazioni abbiano modo sin dalle primarie scuole di apprendere la materia senza che essa venga Considerata un vezzo x pochi facoltosi eletti. Oggigiorno è materia essenziale quanto è come lo studio di note discipline universitarie.
io invece il discorso di casarella lo condivido in pieno solo che per ovvie ragioni siamo portati a comprare azioni Italia, vedi costo commissioni etc. per comprare azioni americane non serve passare per il risparmio gestito comunque
Causalmente però i piccoli che si "imbottiscono di Enel" nel medio lungo non perdono, mentre col risparmio gestito dai professionisti come Lei l'andamento e' lo stesso dei mercati... io ho perso solamente con il cosiddetto "risparmio gestito"
sante parole, gestori italiani pessimi
del risparmio gestito si parla spesso a sproposito, così come spesso si esaltano solo gli ETF (che vanno comunque bene); ci sono (pochi) ottimi fondi che battono il mercato (ed ETF) da oltre 20 anni, e che investono nel mercato azionario globale (in linea con la filosofia di Casarella), ad esempio il MS global branda in classe A!
evidentemente era gestito male..
che arrogante e presuntuoso. e se il prossimo ventennio accadesse l'opposto? quanta gente manderai in rovina....
l'unica cosa che l'uomo impara dalla storia è che l'uomo non impara nulla dalla storia.
un etf globale? così se l'Italia farà il 400x in borsa non perderai i guadagni in quanto si autoregola e non finisci in rovina, ti pare brutta come idea?
spocchioso, brufoloso, 4occhi...
mi sembra ovvio che siamo di fronte a una bolla stile dotcom. Multipli insensati, inflazione altissima e costo del denaro in aumento. In più se gli Usa continueranno come sembra a muovere guerra alla Cina un crollo sarà inevitabile.
Si faccia la sesta dose, a scopo preventivo!
solo insulti zero argomenti. Dobbiamo assumere che i multipli americani siano sensati? magari studiare un pochino aiuterebbe
non è la prima volta che leggo nei suoi interventi ..mi fa ridere.. riferito ad errori più o meno gravi commessi da investirori o affermazioni dell' investitore piccolo o medio non capace dal suo punto di vista. penso che nel suo ruolo anche il più piccolo dettaglio nella comunicazione ha un suo peso e dovrebbe essere curato.
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