Dopo aver perso quasi il 30% del suo valore dal raggiungimento del massimo storico ad ottobre, il titolo di Apple (NASDAQ:AAPL) ha visto una forte ripresa, come emerge dal report sugli utili del primo trimestre fiscale 2019 di fine gennaio.
In seguito ai rimbalzi di circa il 10% dalla pubblicazione dei risultati, i tori di Apple hanno visto riaccendersi la speranza nel colosso del tech, che è stato tra i più malconci del settore negli ultimi tre mesi.
Gli investitori sono stati incoraggiati nel vedere che la compagnia ha uno slancio forte in altre aree di attività che vanno a compensare il calo delle vendite di iPhone, che rappresentano ancora circa il 60% delle vendite totali.
Mentre le vendite di iPhone sono crollate del 15% nel trimestre terminato il 31 dicembre, quelle di iPad sono schizzate del 17%, quelle di dispositivi indossabili ed accessori sono rimbalzate del 33% e la divisione servizi di Apple ha segnato una crescita di ben il 19% su base annua. Le vendite combinate di questi segmenti hanno raggiunto un massimo storico sul trimestre.
C’è vita oltre agli iPhone
La difficile situazione in cui si trova Apple è chiara. Deve diversificare la sua base di entrate abbastanza velocemente da mantenere attivo il suo motore di crescita in un momento in cui la sua principale fonte di sostentamento sta rallentando.
La sfida è indubbiamente grande, ma non troppo difficile da superare per la compagnia. Apple ha una delle più grandi riserve di denaro del mondo aziendale ed è solita sorprendere i suoi clienti con delle innovazioni.
Gli utili del primo trimestre ci forniscono delle indicazioni sul fatto che la compagnia è già sulla buona strada. Le spese su ricerca e sviluppo, ad esempio, hanno segnato il record di 3,9 miliardi di dollari sul trimestre, con un balzo del 15% su base annua. La compagnia prevede che le spese operative schizzino di quasi il 14% su base annua nel trimestre terminato a marzo.
Per prepararsi alla vita oltre agli iPhone, Apple ha molte offerte di prodotti in serbo che hanno il potenziale di invertire il calo delle entrate generali. Parlando alla CNBC il mese scorso, l’Amministratore Delegato di Apple Tim Cook ha affermato che la compagnia annuncerà nuove aggiunte “materiali” al suo crescente elenco di servizi nel 2019.
I nuovi servizi saranno quelli su cui Apple “lavora da molti anni”, ha spiegato Cook. Apple ultimamente sta investendo su salute e benessere capitalizzando il successo degli Apple Watch e assumendo decine di medici per supportare il suo segmento di tecnologia sanitaria.
“Se si potesse guardare al passato da una prospettiva futura e chiedersi: “Qual è stato il più grande contributo di Apple all’umanità?” risponderei quello legato alla salute”, aggiunge Cook.
Un altro possibile lancio nel 2019 è quello del Media Bundle, che potrebbe includere video in streaming, Apple Music e l’app di notizie Texture. Queste novità sicuramente faranno aumentare l’appeal della famiglia hardware di Apple e potrebbero contribuire a rivitalizzare le vendite di iPhone.
L’altro asso nella manica che Apple non ha ancora testato finora è un iPhone a prezzo basso sviluppato per paesi con redditi inferiori come l'India. Questo prodotto sarebbe certamente la fine dell’approccio “taglia unica” di Apple ma potrebbe sbloccare un enorme potenziale e penetrare su mercati dove l’azienda ha bisogno di essere in linea con i clienti locali.
Non saremmo sorpresi di scoprire che questo prodotto è già in cantiere per accaparrarsi partecipazione di mercato in India, per esempio, dove Apple controlla appena l'1% del mercato degli smartphone.
Morale della favola
Difficile prevedere se il titolo di Apple sarà in grado di sostenere gli attuali rimbalzi, dato il macro-ambiente altamente volatile e gli investitori sempre più scettici nei confronti dei titoli ad alta crescita. Ma se siete investitori a lungo termine è importante ricordare che Apple ha la superiorità sia finanziaria che tecnologica per superare la sfida degli iPhone. Se investite sulla compagnia con questa mentalità, il rumore giornaliero dei mercati non dovrebbe toccarvi.