Dopo un crollo senza precedenti di oltre il 30% nel secondo trimestre di quest’anno, l’economia statunitense è cresciuta di oltre il 30% nel trimestre successivo, ma allo stesso tempo, non dobbiamo prendere questa cifra come una cifra precisa: il 33,1% è ancora una stima che deve essere confermata il 22 dicembre.
Sebbene la probabilità di vedere un numero diverso sia relativamente bassa, dobbiamo ricordare che il calcolo della performance del PIL non è un compito facile e l’affidabilità dei numeri richiede tempo e precisione.
Dal punto di vista tecnico, Il trend rimane ancora rialzista per l’indice americano SP500, nonostante il contesto macro-economico (ma sappiamo che la finanza è tutt’altra cosa…) sia ancora pieno di dubbi e incertezze, e rischi e pericoli potrebbero sempre essere dietro l’angolo. Detto questo, i mercati avranno ancora supporto nel medio termine dalle Banche Centrali e questo manterrà ancora inondato il mercato di liquidità, ma al tempo stesso è bene soffermarsi sul contesto attuale dove, finite le festività, bisognerà fare i conti e guardare con “quanti soldi sono rimasti nel cassetto”. D’altro canto, c’è chi pensa che con la scoperta del vaccino, tutti i mali sono finiti e dobbiamo solo forci trasportare dalla luce che si inizia a vedere fuori dal tunnel… ma sinceramente, non sono ancora troppo convinto di questo (…spero di sbagliare!).
Con questo i mente, dal punto di vista tecnico, l’SP500 sta lavorando onda (5) e una volta completata ci aspettiamo una struttura correttiva come un ABC ad esempio. Al momento non ci sono segnali tecnici preoccupanti, ma nel breve termine, qualche modello di inversione potrebbe apparire, iniziando magari dai time frame intraday.