Ieri il governo britannico aveva approvato un accordo di 585 pagine redatto insieme all’Unione Europea. Ma oggi il ministro britannico per la Brexit, Dominic Raab, si è dimesso, affermando di non poter sostenere i termini proposti del accordo con l’UE. Anche il ministro per il Lavoro e le Pensioni Esther McVey e il ministro per l’Irlanda del Nord Shailesh Vara si sono dimessi stamattina, e circolano voci sul possibile forfait di altri ministri. L’euforia per il presunto accordo si sta trasformando in apprensione che l’accordo possa essere cestinato entro la fine dell’anno. Anche se il parlamento UE ne approvasse i termini, il voto decisivo arriverà dal parlamento britannico nel dicembre 2018.
Negli Stati Uniti, il Dipartimento del lavoro ha reso noto che nell'ultima settimana le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate di 2mila unità a 216mla unità, mentre le attese erano per un rialzo leggermente inferiore a 215mila unità. Mentre, le vendite al dettaglio per il mese di ottobre hanno evidenziato una variazione positiva dello 0,8%, in deciso recupero rispetto alla lettura precedente rivista al ribasso da +0,1% a -0,1%. L'indicazione odierna ha battuto le previsioni degli analisti che puntavano ad un incremento meno marcato dello 0,5%. Al netto della componente auto le vendite al dettaglio sono salite dello 0,7%, oltre lo 0,5% previsto e in recupero rispetto al calo dello 0,1% precedente. I prezzi alle importazioni per il mese di ottobre, hanno registrato un rialzo dello 0,5%, in linea con la lettura precedente e oltre le stime del mercato che puntava ad un progresso dello 0,2%.
Indices; Stoxx 600 -0.65% a 359.90, FTSE -0.09% a 7,027.45, DAX -0.20% a 11,390.06, CAC 40 -0.52% a 5,042.74, IBEX 35 -0.54% a 9,057.35, FTSE MIB -0.66% a 18,952.50, SMI -0.32% a 8,907.50, S&P 500 Futures -0.06%
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