Dall’inizio dell’anno il titolo ha guadagnato il 92%
Continua il potente recupero di Tesla (NASDAQ:TSLA) che giovedì 9 febbraio ha marcato l’ottava seduta consecutiva al rialzo, arrivando a chiudere a 207,3 dollari con un guadagno del 3% in una giornata in cui il Nasdaq è sceso dell’1%. Dall’inizio dell’anno il titolo del produttore di EV ha guadagnato il 92% ed è più che raddoppiato (+104%) dal minimo intraday segnato il 6 gennaio.
Secondo la società di ricerca Vanda Securities, una fetta consistente degli acquisti di azioni Tesla dell’ultimo mese sono da attribuire agli investitori americani retail: nell’ultima settimana la loro quota sugli acquisti netti di azioni americane avrebbe superato il 33%.
Superata di slancio la media dei target price
La violenta impennata delle quotazioni ha portato il prezzo di Tesla a superare di slancio la media dei target price, oggi a 192 dollari. Su 35 analisti censiti da Market Screener solo quattro consigliano di vendere le azioni, mentre 22 raccomandano di comprare (Buy o Outperform) e nove hanno una posizione neutrale. A questo punto la domanda è: che cosa faranno gli analisti? La nostra scommessa è che, chiamati a scegliere fra tagliare il giudizio o aumentare il target price, decideranno per la seconda soluzione, cioè continueranno a scommettere sul rialzo di Tesla.
Innanzitutto ricordiamo che anche dopo avere raddoppiato in un mese la quotazione, Tesla vale comunque la metà dei 409 dollari del picco raggiunto nel novembre 2021.
Deciso un rialzo dei prezzi in Cina
E poi ci sono le notizie positive sul fronte del mercato. In America la riduzione dei prezzi ha avuto l’effetto di aumentare la domanda, facendo registrare a gennaio una forte crescita di nuovi ordini.
La stessa cosa è avvenuta in Cina, tanto è vero che stamattina Tesla ha deciso un ritocco all’insù dei prezzi. Il costo di una Model Y, nella versione a trazione posteriore, è stato aumentato di 2.000 yuan, poco meno dell’1% rispetto al prezzo valido fino a ieri di 259.900 yuan (35.600 euro).
Reuters riporta che Casa automobilistica di Elon Musk ha pianificato di aumentare la produzione nello stabilimento di Shanghai nei prossimi due mesi per soddisfare la domanda aumentata grazie ai tagli aggressivi dei prezzi dei suoi modelli più venduti. Inoltre, secondo un calcolo realizzato dalla stessa Reuters basato su dati di settore, la quota di mercato di Tesla nel segmento delle auto elettriche a batteria in Cina è salita al 12,5% a gennaio dal 9% di dicembre.
Gli aiuti fiscali in Usa
L’andamento positivo della domanda negli Stati Uniti è favorito anche dal nuovo provvedimento del governo Usa che all’inizio di febbraio ha rilanciato gli incentivi fiscali per l’acquisto di auto elettriche allargando la portata fino a comprendere veicoli che costano 80.000 dollari. Un bell’aiuto per i modelli più costosi di Tesla.
Appuntamento con il nuovo Masterplan 3
La scelta degli analisti se aumentare o no il target price è condizionata anche dalle aspettative sul prossimo Master Plan 3. Due giorni fa Elon Musk ha dato appuntamento agli analisti per il prossimo 1° marzo ad Austin, in Texas, dove presenterà il nuovo piano industriale pluriennale. I due precedenti Masterplan risalgono rispettivamente al 2006 (sei anni prima che Tesla iniziasse a vendere le prime auto elettriche) e al 2016.
L’obiettivo del Masterplan 1 era costruire una piattaforma per auto sportive e di lusso (Model S e Model X) e grazie agli incassi avviare la produzione di veicoli elettrici a basso costo. Quest’ultimo obiettivo al momento non è stato raggiunto, se si pensa che una Tesla oggi costa in media 50.000 dollari mentre il valore medio di un’auto nuova sul mercato Usa è di 30.000 dollari. Ma il successo raggiunto nella produzione di EV è fuori discussione.
Degli obiettivi indicati nel Masterplan 2 mancano ancora il sistema completo di guida autonoma e la messa in commercio di un camion elettrico e di un pick up elettrico. Del primo, chiamato Semi, sono iniziate le consegne a dicembre, mentre il pickup Cybertruck dovrebbe arrivare sul mercato entro il 2023.
Sono già partite le scommesse sui contenuti del Masterplan 3. Secondo Barron’s Musk potrebbe lanciare Tesla nella produzione e nel commercio di energia elettrica. Tesla dispone di tutta la tecnologia necessaria per diventare un'azienda di servizi pubblici e può produrre pannelli solari, batterie e software per controllare il tutto. Sarebbe apprezzato un progetto di questo tipo? Barron’s sostiene che agli investitori piacciono sempre le nuove sfide. Nel futuro più immediato, però, vogliono vedere l'uscita di un modello a basso prezzo. In questo modo Tesla amplierà il proprio mercato e difenderà la propria quota di mercato.