Insieme al pensionamento il premio più ambito da ogni lavoratore che si rispetti è di certo il Tfr o meglio dettO “liquidazione”, un piccolo contributo per il 'sudore versato' che, ben investito, può farci vivere un pensionamento felice.
Molti lavoratori del bel paese decidono di investire il Tfr in un bel appartamento da locare così da avere una rendita sicura ed un gruzzoletto da poter lasciare a figli e nipoti. Ma è davvero l’investimento più remunerativo e sicuro?
Bisogna innanzitutto precisare che il mercato immobiliare è pur sempre un mercato, magari non con variazioni così significative come quello azionario, ma comporta comunque un rischio.
Abbiamo effettuato un confronto tra due investimenti a medio-basso rischio, considerando un ex dipendente con un Tfr da investire di 50.000€.
Attualmente, in Italia, il costo medio di un appartamento è di 2.000€ al mq, per la locazione abbiamo una media di 8,5€ al mq. Prendendo in esempio l’acquisto di un appartamento di 80mq del valore di 160.000€, utilizzando il nostro tfr e finanziando la restante parte con un mutuo ventennale da 520€ al mese (considerati i tassi attuali). La nostra rendita annuale sarà di 8.160€ al quale vanno detratti 6.240€ del mutuo per un totale di 1.920€ (al lordo della tassazione vigente) pari al 1,1% del nostro investimento.
Ora consideriamo un portafoglio così composto:
- 60% Btp - Repubblica Italiana [ISIN: IT0000366655], con cedola del 9% pagabile semestralmente (il 1 Maggio e 1 Novembre);
- 20% Btp - Repubblica Austriaca [ISIN: AT0000383864], con cedola annuale del 6,25% (pagabile il 15 Luglio di ogni anno);
- 10% Azioni Ordinarie - INTESA SANPAOLO (MI:ISP), dividendo annuale del 10%;
- 10% Azioni Ordinarie - ENEL (MI:ENEI), dividendo annuale del 9,56% (semestrale).
Investendo il solo Tfr avremo un rendimento annuo di 4.303€ (al lordo della tassazione vigente), pari al 9% del Tfr investito.
Ma hanno davvero lo stesso rischio le due operazioni?
Il rischio sull’acquisto di un appartamento è dato dalla svalutazione. Negli ultimi dieci anni gli immobili hanno avuto una svalutazione del 40%. Considerando un appartamento nella prima periferia, zona con una svalutazione media poco sopra il 18%, possiamo calcolare la nostra perdita. Nel nostro esempio tra valore di acquisto (160.000€) e interessi del mutuo (15.000€) abbiamo già una perdita del 9,30%, al quale va aggiunta la svalutazione raggiungendo una perdita del 27% (43.200€).
Il rischio sul nostro portafoglio è quel 20% di Azioni che potrebbero dimezzarsi o anche, in casi estremi, azzerarsi con una perdita di 10.000€. Un ulteriore rischio è dato dalla disattenzione, infatti i Btp hanno scadenze in cui il capitale viene rimborsato al 100% e quindi non frutterà più interessi, se non reinvestiti. Le azioni sono strumenti complicati, i cui dividendi sono distribuiti a seconda degli utili. Per questo tipo di investimento consigliamo sempre di avvalersi di un esperto che possa aiutarci nel tenere sotto controllo il portafoglio e contenere eventuali perdite.