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Tilray registra una forte perdita nel 4° trim. e crolla negli scambi after-hour

Pubblicato 03.03.2020, 14:47

Il titolo del coltivatore di cannabis Tilray Inc (NASDAQ:TLRY) ha visto un crollo negli scambi after-hour di ieri dopo aver riportato utili trimestrali deludenti dopo la campanella di chiusura, con una perdita significativa sul trimestre terminato il 31 dicembre.

Sebbene abbia registrato 46,9 milioni di dollari USA (62,7 milioni di dollari canadesi) di ricavi, con un rialzo di poco più del 200% rispetto al quarto trimestre dell’anno prima, il dato è risultato l’8% in meno rispetto alla cifra del trimestre precedente.

Ma, nonostante i ricavi, la compagnia con sede in Columbia Britannica ha riportato una perdita netta di 219,1 milioni di dollari USA (292,8 milioni di dollari canadesi) sul quarto trimestre. Il deficit è stato dovuto soprattutto agli aumenti delle spese operative legate all’espansione della forza lavoro internazionale.

La deludente fine dell’anno fiscale 2019 non sembra indicare un’inversione di rotta tanto rapida, dal momento che all’inizio dell’anno fiscale 2020 la compagnia si ritrova davanti ad una nuova serie di difficoltà.

Grafico del prezzo settimanale di Tilray

A febbraio, Tilray ha reso noto che intende tagliare la forza lavoro del 10% per ridurre i costi mentre fatica a raggiungere una redditività.

Poi, la scorsa settimana, alla compagnia è stata fatta causa per 110 milioni di dollari da parte della 420 Investments di Alberta, dopo non essere riuscita a procedere col piano per l’acquisto del distributore di cannabis, noto come FOUR20. Secondo una notizia di BNN Bloomberg, le parti hanno confermato che l’azione legale è stata presentata contro Tilray in un tribunale di Alberta venerdì scorso. In base alle notizie, Tilray non sarebbe più stata intenzionata a procedere con l’acquisto.

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Il titolo di Tilray è crollato di circa l’82% nello scorso anno, uno dei cali maggiori nel malconcio mercato della cannabis. La sua performance sul Nasdaq ha subìto un ulteriore colpo la scorsa settimana, quando l’analista di Cowen & Co. Vivien Azer l’ha elencato tra i tre titoli di cannabis per i quali ha deciso di abbassare il rating, spiegando che i problemi nel lancio di prodotti commestibili comporteranno un ritardo dello sviluppo di tali flussi di entrate.

Azer ha anche abbassato le previsioni sull’intero settore della cannabis canadese del 32% rispetto alle stime pubblicate a novembre. Ora si aspetta che il mercato della marijuana canadese registri 3,5 miliardi di dollari canadesi (2,6 miliardi di dollari USA) nel 2020.

Il titolo di Tilray è schizzato di quasi il 6,5% ieri, chiudendo a 15,35 dollari, ma ha poi visto un tonfo di quasi l’11% negli scambi after-hour dopo la pubblicazione del report sugli utili.

Acreage Holdings delude le stime degli analisti

Il mese di febbraio non è stato clemente con gli investitori di Acreage Holdings (CSE:ACRGu). Il coltivatore di cannabis USA ha visto il titolo crollare di quasi il 32% il mese scorso.

Il trend non è stato aiutato dagli ultimi risultati sugli utili. La scorsa settimana, Acreage ha pubblicato risultati del quarto trimestre che hanno deluso le stime degli analisti. La compagnia ha registrato una perdita di 50,5 milioni di dollari USA (67,5 milioni di dollari canadesi) su ricavi di 21,1 milioni di dollari USA (28,2 milioni di dollari canadesi).

L’unico aspetto positivo è stata la nota di un analista di Canaccord Genuity che, secondo le notizie, scrive che il titolo di Acreage, malgrado i recenti ribassi, è scambiato ancora ben al di sotto del “prezzo implicito” considerato il suo accordo con il colosso della cannabis Canopy Growth Corp (TSX:WEED), aggiungendo che “un sentimento positivo nei confronti della legalizzazione negli Stati Uniti potrebbe risultare in un significativo apprezzamento del valore per gli azionisti di Acreage”.

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Grafico del prezzo settimanale di Acreage Holdings

Il titolo di Acreage ieri è crollato di circa il 3%, chiudendo a 3,85 dollari USA.

Altre brutte notizie per CannTrust

Le notizie su CannTrust Holdings Inc (TSX:TRST), a quanto pare, continuano a peggiorare, anche quando le cose vanno talmente male che si pensa non possano andare peggio. Ma invece lo fanno.

Il coltivatore di cannabis canadese in difficoltà si trova sull’orlo del disastro dallo scorso luglio, quando si è scoperto che coltivava marijuana in spazi non autorizzati nelle sue serre, notizia che ha comportato la perdita dei permessi di coltivazione. Il titolo è passato da 10,04 dollari USA (13,45 dollari canadesi) della fine del marzo dello scorso anno ai 0,67 dollari USA (0,87 dollari canadesi) di ieri, un tonfo di oltre il 93%.

Venerdì scorso la compagnia ha ricevuto una comunicazione ufficiale dalla Borsa di New York in cui si legge che non rispetta più gli standard di quotazione perché il prezzo è sceso al di sotto della norma di prezzo della piazza.

Grafico del prezzo settimanale di CannTrust

La borsa di New York richiede un prezzo di chiusura medio delle azioni ordinarie quotate di almeno 1 dollaro USA su un periodo di scambi di 30 giorni consecutivi. Al 25 febbraio, il prezzo di chiusura medio su 30 giorni di scambi per le azioni ordinarie di CannTrust era di 0,99 dollari USA. Venerdì scorso era di 0,64 dollari USA (0,85 dollari canadesi).

Un altro paese africano cambia le leggi sulla cannabis

Il piccolo stato africano del Malawi la scorsa settimana è diventato l’ultimo paese a cambiare la legge sulla cannabis, ma non ha depenalizzato l’uso a scopo ricreativo.

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Il parlamento del paese giovedì scorso ha scelto di permettere la coltivazione e la lavorazione della marijuana a scopo terapeutico o per produrre fibre a scopo industriale.

A dicembre, lo Zambia aveva legalizzato la produzione di cannabis per l’esportazione. Il Sud Africa, che ha depenalizzato l’uso personale del prodotto, al momento sta per consentire la coltivazione commerciale legale di cannabis.

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e ne sono fiero x lei grazie x l,aggiornamento
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