Di nuovo sotto assedio i titoli del comparto bancario dopo le ultime sedute stagnanti.
A guidare i ribassi Banco Popolare(MI:BAPO) (MI:BAPO) che cede circa 8 punti percentuali. I dubbi sulla fusione con BPM (MI:PMII) stanno penalizzando il titolo che ora rischia di andare a rivedere quota 6,85 euro a causa della rottura del supporto a 7,50 euro.
Cade nella rete dei ribassisti anche Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (MI:BMPS)(-6.10%); Mediobanca (MI:MDBI) (-5.70%); Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI) (-5.40%); Banca Popolare dell Emilia Romagna (MI:EMII) (-5.80%); Banca Carige SpA (MI:CRGI) (-3.701%); Banca Popolare di Milano Scarl (MI:PMII) (-4.10%).
Vendite diffuse anche su altri titoli del comparto:
Ubi (MI:UBI) Bca (-4.80%): l’abbandono di quota 3,90 euro potrebbe spingere i corsi fino in area 3,75 euro; il supporto fondamentale è posizionato a 3,64, la cui violazione (in chiusura di seduta) farà scattare segnali di allarme. In quel caso, sarà difficile evitare un ritorno a 3,40 euro (1°target).
Unicredit (MI:CRDI) (-4.90%): il sostegno strategico a 3,80 euro è stato violato ed ora c’è il rischio di approfondimenti in area 3,62 euro.
Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-4.10%): i corsi si stanno spingendo verso il sostegno chiave a 2,46 euro, la cui violazione potrebbe spingere le quotazioni fino a 2,35 euro, ad un passo dal successivo sostegno di 2,34 euro. Ultimo livello capace di impedire ai corsi di andare a rivedere area 2,20 euro.
Resistono alle vendita Banca Mediolanum (MI:BMED) (-0.30%) e Banca IFIS SpA (MI:IF) (-0.50%).