Rassegna giornaliera sul mercato forex, 28 settembre 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management
Il dollaro USA è salito contro le principali controparti questo martedì mentre i rendimenti dei Treasury sono schizzati e le azioni sono crollate. Con diversi fattori che hanno sviato gli investitori dagli investimenti rischiosi, i trader FX devono stare attenti alla possibilità che l’avversione si intensifichi nei prossimi giorni.
Tra l’aumento dei prezzi delle materie prime, la prospettiva di politiche monetarie più stringenti e il rischio di uno shutdown del governo e persino un default del credito, sono molti i motivi per essere preoccupati. Il costo del {{8862|gas naturale} sta schizzando e anche il petrolio sta salendo. Negli ultimi due giorni i prezzi del gas naturale sono saliti di oltre il 10% e nell’ultimo anno sono saliti del 180%. Con l’autunno che avanza e l’arrivo della stagione invernale le famiglie si ritroveranno a pagare bollette molto più costose. La crisi energetica è così grave che in paesi come Regno Unito e China, ci sono stati dei blackout forzati e delle chiusure in alcune fabbriche. In alcune province cinesi, l’illuminazione stradale è stata spenta.
Oltre all’impatto diretto sul portafogli, i prezzi più elevati del gas naturale e del petrolio sono un problema per l’inflazione. Nelle dichiarazioni rese ieri il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha ammesso che “è giusto dire che” l’inflazione è più elevata, strutturale e preoccupante rispetto all’inizio dell’anno. Più precisamente ha dichiarato che i problemi delle catene di approvvigionamento, come la mancanza di chip, “non sono migliorati, anzi, sono peggiorati”.
Considerando che nessuno si aspetta che la crisi energetica o i problemi delle catene di approvvigionamento si risolvano presto, l’avversione al rischio potrebbe peggiorare, facendo salire la domanda di dollaro, yen e franco svizzero.
La Segretaria al Tesoro Janet Yellen ha avvisato che il governo non riuscirà ad effettuare i pagamenti se il tetto del debito non verrà alzato entro il 18 ottobre. Aziende come JPMorgan hanno dichiarato che si stanno preparando ad un possibile default del credito. Sebbene sia altamente improbabile, qualora dovesse succedere, le conseguenze per il mercato sarebbero brevi ma importanti. Equities e valute scenderebbero bruscamente. Il 1° ottobre scadranno i fondi del governo e i politici si stanno affrettando per far approvare la legislazione per evitare un parziale shutdown.
Sarà una settimana intensa a Washington e lo scontro a Capitol Hill non aiuta la propensione al rischio. La fiducia dei consumatori si è indebolita a settembre e visti i recenti sviluppi, ci aspettiamo un ulteriore peggioramento questo mese.
In mancanza di dati economici importanti, l’andamento delle valute sarà dettato da azioni e Treasury. La Bank of England e la Reserve Bank of New Zealand sono due tra le banche meno caute, ma le loro valute sono state fortemente colpite dall’avversione al rischio.
L’euro resta la valuta più resiliente, e registra solo delle perdite modeste a causa del basso rendimento dell’euro. L’avversione al rischio normalmente è negativa per il cambio USD/JPY ma il rendimento dei decennali, saliti al massimo da giugno, sta avendo una grande influenza sull’andamento del dollaro.