Market Brief
I mercati asiatici hanno aperto la settimana sottotono. La delusione generata venerdì dal dato NFP negli USA e dalle previsioni della Banca Mondiale di una crescita inferiore per Cina e Asia emergente pesano in questo lunedì sulla propensione al rischio. La coppiaUSD/JPY ha aperto la settimana a 103,30 per poi scendere verso 103,00 di pari passo con le azioni del Nikkei (-1,69%). Lo yen probabilmente si consoliderà prima della riunione della BoJ di martedì. Non prevediamo modifiche alla politica dalla riunione di domani, ma, visto l’aumento consistente dell’imposta sulle vendite (dal 5% all’8%), sospettiamo che Kuroda rafforzerà i toni accomodanti (o addirittura accennerà a nuovi stimoli per i prossimi mesi). Gli indicatori di trend e momentum dell’USD/JPY rimangono rialzisti, il supporto si trova a 102,80/103,00. L’EUR/JPY estende la correzione al ribasso. La debolezza dell’EUR ha fatto scendere la coppia a 141,12, il MACD si è appiattito. S’intravedono barriere per le opzioni prima di 142,00.
Come emerso dal dato pubblicato venerdì, a marzo c’è stato un incremento pari a 192.000 unità nelle buste paga non agricole negli USA, a fronte delle 200.000 della previsione media. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 6,7% (rispetto al 6,6% previsto). I mercati valutari non hanno reagito granché ai dati USA. L’EUR/USD è stato frenato da 1,3731 dopo il dato NFP, la coppia GBP/USD non è riuscita a superare quota 1,6606. L’AUD/USD si è portato a 0,9308, ma la delusione non è bastata a liquidare le offerte sopra 0,9300. Dopo la pubblicazione del dato NFP, è ritornato il sentiment rialzista, gli ordini per le opzioni si susseguono da 0,9230 a 0,9300. Le resistenze chiave di breve periodo si trovano a 0,9339 (61,8% di Fibonacci sulla flessione da novembre 2013 a gennaio 2014) e 0,9499/0,9500 (76,4% di Fibonacci e livello psicologico).
L’EUR/USD ha aperto la settimana ben sostenuto a 1,3695/1,3700 e il momentum ribassista si sta rafforzando. La coppia testa al ribasso la media mobile a 100 giorni (1,3691). Abbondano le offerte per le opzioni sotto 1,3680. I prossimi livelli di supporto si trovano a 1,3665 (38,2% di Fibonacci sul rally di novembre-dicembre), e poi a 1,3595 (50,0% di Fibonacci). Sul lato ascendente, la prima linea di resistenza si trova prima della media mobile a 50 giorni (1,3736). Stamattina il rallentamento della produzione industriale tedesca (dal 5,0% al 4,8% a/a a febbraio) ha frenato l’iniziale rally europeo.
Nel Regno Unito, il cable continua a essere scambiato senza una direzione chiara. Il MACD (a 12-26 giorni) rimarrà marginalmente ribassista in caso di chiusura giornaliera inferiore a 1,6590. La resistenza dovrebbe entrare in gioco alla media mobile a 21 e 50 giorni (1,6587/92), mentre gli ordini d’acquisto in scadenza oggi si susseguono sopra 1,6540. La coppia EUR/GBP viene scambiata con un’impostazione negativa sotto la media mobile a 50 giorni (0,82814). Il sentiment è decisamente negativo. Ci sono solide offerte prima di 0,83000.
Oggi gli operatori seguiranno la pubblicazione dei seguenti dati: produzione industriale m/m e a/a di febbraio in Germania; riserve in valuta straniera di marzo e IPC m/m e a/a in Svizzera; produzione industriale a/a non destagionalizzata di febbraio in Spagna; consumi delle famiglie m/m e a/a di febbraio in Svezia; produzione industriale m/m e a/a di febbraio in Norvegia; rapporto deficit/PIL anno corrente riferito al quarto trimestre in Italia e crediti al consumo di febbraio negli Stati Uniti.
Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd