Gli operatori stanno aspettanto con impazienza la riunione del FOMC di questa settimana. A detta di tutti potrebbe essere un incontro cruciale per le prospettive a medio-lungo termine. Con il posizionamento che si è spostato drasticamente verso una politica accomodante (anche se non è previsto un taglio dei tassi), i dati sui consumi di venerdì hanno indotto gli operatori alla riflessione. Le vendite al dettaglio hanno resistito meglio del previsto e i rendimenti obbligazionari hanno ripreso a salire così come il dollaro. Forse le prospettive di una FED accomodante hanno indotto vendite ingiustificate? Vedremo, ma secondo alcuni mercoledì potremmo assistere a una ripartenza del biglietto verde. In tutto questo contesto è evidente il consolidamento di Wall Street ed anche la falsa rottura dell’oro nella sessione di venerdì sembra destinate a risolversi in una bolla di sapone. Mercoledì sapremo tutto.
Wall Street che venerdì scorso concludeva la settimana con l’S&P 500 -0,2% (a 2887 punti). I future sono rimbalzati del +0,2% recuperando già in apertura le perdite e il consolidamento si sta ripercuotendo anche in Asia con il Nikkei sostanzialmente piatto mentre lo Shanghai Composite è stato appena positivo a + 0,2%. Nel forex c'è poca direzionalità eccezion fatta per un rimbalzo NZD del +0,3%. L’oro, come si diceva in precedenza, sta correggendo dai massimi perdendo altri 3 dollari circa. Il petrolio greggio resta nervoso sulle tensioni non ancora terminate nel Golfo Persico.
Per quanto riguarda il calendario economico è una giornata sostanzialmente tranquilla. Nel pomeriggio avremo l'indice di produzione della Fed di New York (ore 14:30) che dovrebbe scendere a +12,8 per il mese di giugno (da +17,8 di maggio). C'è anche l'indice del mercato immobiliare della National Association of Home Builders (NAHB) alle ore 16, per il quale non si prevedono variazioni dal livello 66 di Maggio.