Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

Una brusca correzione del mercato potrebbe essere all’orizzonte

Pubblicato 19.11.2021, 14:06
Aggiornato 20.09.2023, 12:34

Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com.

Con l’inflazione ai massimi da decenni, ci si sta concentrando sempre più sui rendimenti reali e sugli utili reali. Quindi sembra appropriato considerare qualcosa di diverso: il rendimento reale del dividendo dell’S&P 500.

I risultati sono interessanti e sorprendenti. Se scontiamo il valore attuale dell’indice sui prezzi al consumo dal rendimento del dividendo dell’S&P, possiamo notare che ci sono problemi all’orizzonte per il mercato azionario.

Il rendimento del dividendo dell’S&P 500 si sta avvicinando a minimi record, tanto per cominciare, anche se non rivisto all’inflazione. Livelli che non si vedono dalla fine degli anni Novanta. Non dovrebbe sorprendere che le valutazioni per l’S&P 500 rispecchino la stessa schiuma sul mercato quando si considera il rapporto PE dell’indice.

Ciò che sorprende è quello che succede all’attuale rendimento del dividendo dell’S&P 500 rivisto all’indice sui prezzi al consumo.

Il rendimento del dividendo “reale” dell’S&P 500 al momento è -4,9%, il minimo dall’ottobre 1981. Il rendimento del dividendo reale solitamente non arriva a questi livelli. In effetti, in epoca moderna è stato più basso solo nel 1974 e nel 1980. Dopodiché, non è mai sceso sotto -3,1%. Questo perché ogni volta che il rendimento del dividendo, rivisto all’indice IPC, scende sotto -2,5%, l’S&P 500 registra un’enorme correzione di mercato, che fa salire il rendimento.

Nel 1990, 2000 e 2008, il rendimento reale del dividendo è sceso rispettivamente a -2,7%, -2,6% e -3,1%. Quello che è successo dopo è stato tutt’altro che buono.

Dall’estate del 1990 all’autunno, l’S&P 500 è crollato di quasi il 20%. Dal marzo 2000 all’ottobre 2002, l’S&P 500 è crollato di oltre il 47%. Dall’agosto 2008 al marzo 2009, l’S&P 500 è crollato di oltre il 46%.

Non è andata meglio nel 1973 e nel 1974, quando l’S&P 500 era crollato di oltre il 48%. L’episodio del 1980 sembra essere avvenuto in ritardo: il calo non è arrivato fino al 1981 ma, quando è successo, l’S&P 500 ha registrato un tonfo di quasi il 26%.

L’unica volta in cui non c’è stato un enorme sell-off quando il rendimento del dividendo reale è crollato a -2,5% o più è stato nel 2005.

In ogni periodo in cui il rendimento del dividendo reale è crollato, è stato per l’inflazione altissima e la recessione USA. Probabilmente è l’unico motivo per cui non c’è stata una correzione nel 2005: non c’era stata una recessione. Tuttavia, c’era stata una recessione negli altri casi, con i prezzi al consumo più alti che avevano contribuito.

Ora, il motivo per cui l’S&P 500 sta probabilmente resistendo a questo rendimento del dividendo reale bassissimo al momento è che gli investitori con ogni probabilità credono che l’inflazione sia transitoria e che non sarà persistentemente alta. Se gli investitori dovessero cominciare a pensare che l’inflazione non è transitoria, ciò potrebbe scatenare la paura di una potenziale recessione.

Non è chiaro, a questo punto, se ci sia una recessione all’orizzonte. La crescita del terzo trimestre negli USA è stata molto più debole del previsto e ci sono segnali, al momento, di un rallentamento della crescita globale. Tuttavia, dai primi segnali sembra che la crescita del PIL finora nel quarto trimestre abbia visto un netto rimbalzo.

Se l’inflazione diventasse più persistente, portando ad una recessione come in passato, un brusco sell-off dei mercati sarà proprio dietro l’angolo, come sempre.

Ultimi commenti

Qualcuno ha contato le settimane di seguito che il Sig. Kramer predice un crollo dei mercati? Per ***** prima o poi avrà ragione perché anche un orologio rotto indica l'ora giusta due volte al giorno, ma nel trading conta soprattutto il timing. Se fosse andato short ogni volta che ha predetto una correzione, avrebbe già il conto prosciugato da tempo.
Con i tassi di interesse a 0 o negativi, non ci sta alternativa al rischio, e siccome tassi negativi non ci sono mai stati credo che sia inutile guardare al passato, ma probabilmente scriveremo un altro capitolo di storia economica che nessuno ha ancora letto. I rischi più grandi secondo me arrivano dal sovrapopolamento 7,7 miliardi di persone /consumatori il pianeta non li regge... Troppe poche risorse per troppe persone.
il botto non ci sarà, ma vedremo un ritracciamento
Auspicabile un bel crack (transitorio come la storia ci ineegna) x ridimensionare quotazioni e indici arrivati a livelli assurdi e che non rispecchiano l'economia reale.
Proprio così. Hai ragione
Speriamo....non vorrei un mercato atipico, ingessato dalle banche centrali che non va da nessuna parte...
Paragonando al “rendimento reale” del mercato obbligazionario s&p500 resta una scelta migliore. Questo è il grande “problema”
la storia aiuta a non commettere gli stessi errori credo che se analizziamo i dati aggregati siamo in una situazione migliore .
Grattiamoci😖🤘
Ha ha ha...facile quando è gia successo...ma x favore ..
tutto può essere ....ma anche no....che articolo..
Ennesima grattata 🌚😺
Appena salirà di nuovo l’euforia, adesso c’è incertezza e quindi più attenzione
ottima analisi ma quando accadrà?
Ha fatto la scoperta dell’America !
Mi basta guardare il portafoglio senza troppe analisi tecniche. Mi sarebbe piaciuto lo avesse detto due giorni fa. Ma, del resto è da mesi che ogni tanto qualcuno scrive che ci sarà un crack. Che ridicolaggini
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.