Nelle ultime 24 ore, l'euro è aumentato dello 0,40% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,1454 dollari. L'euro è andato inizialmente più in basso durante il trading di lunedì, ma poi si è rafforzato verso il livello di 1,1455, il livello superiore a 1,15 è una massiccia resistenza, e credo che i venditori continueranno a difendere quella zona, dato che siamo sicuramente in una tendenza negativa. Se ci ribaltiamo da qui, il mercato dopo quello passerà quindi al livello di 1,13, che naturalmente è stato un po’ una calamita per il prezzo. Penso che la coppia abbia in un certo senso superato sè stessa, credo che sia solo una questione di tempo prima che il dollaro USA inizi a rafforzarsi di nuovo. Sul fronte dei dati macro, l'indice del mercato immobiliare statunitense NAHB è sceso a un livello di 60,0 in novembre, raggiungendo il livello più basso dal agosto 2016, l'indice aveva registrato una lettura di 68,0 nel mese precedente.
Durante la sessione asiatica, la coppia EUR/USD è stata di 1,1454 $, in diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1,1411 $, seguito da 1,1367 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,1481 $, seguito da 1.1507 $.
Nelle ultime 24 ore, la sterlina è salita dello 0,22% rispetto all'USD, chiudendo a 1,2864 dollari. La sterlina inglese è andata avanti e indietro durante la sessione di lunedì, mentre continuiamo a vedere molta confusione che riguarda la Brexit e le assurdità che accadono nel Regno Unito.
Durante la sessione asiatica, la coppia GBP/USD è stata di 1,2859 $, in diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1,2808 $ seguito da 1,2757 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,2897 $, seguito da 1,2935 $.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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