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Dollaro USA - 3 cose da seguire durante il vertice FOMC di giugno

Pubblicato 10.06.2020, 09:29
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 9 giugno 2020

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Il dollaro scende contro tutte le valute europee questo martedì, in vista dell’annuncio di politica monetaria della Federal Reserve. Gli investitori hanno scelto le prese di profitto sugli scambi rischiosi, con l’indice Dow Jones Industrial Average che ha chiuso al ribasso per la prima volta in otto giorni di scambi. Abbiamo assistito ad un fortissimo rally dei titoli azionari e delle valute ad alto beta nelle ultime settimane e, considerato un simile importante evento di rischio alle porte, le prese di profitto non sono insolite. Il dollaro sarà sotto i riflettori domani, ma c’è stata poca coerenza nella sua performance oggi. Il biglietto verde è sceso contro lo yen giapponese ed il franco svizzero, ma è salito contro le altre principali valute. Le cose dovrebbero cambiare domani, però, con il mercato forex trainato dai flussi del dollaro USA. In base all’ultima azione di prezzo, gli investitori non si aspettano molto dalla Fed. Non dovrebbe cambiare i tassi di interesse o aumentare il Quantitative Easing, ma rappresenterà comunque un fattore importante per valute e titoli azionari.

Ecco tre cose che gli investitori dovrebbero seguire da vicino domani, mercoledì:

1. Il dot plot sui tassi di interesse: Uno degli aspetti più importanti del vertice FOMC di giugno saranno le proiezioni sui tassi di interesse della banca, note con il nome di dot plot. L’ultima volta che era stato pubblicato il dot plot era dicembre. Il vertice di marzo è stato cancellato. All’epoca, i policymaker si aspettavano che i tassi di interesse restassero invariati fino al 2021. Ovviamente, i tassi erano molto più alti di adesso perciò, come minimo, tutti i livelli di proiezione dei tassi saranno abbassati. Tuttavia, la grande domanda è: per quanto tempo i policymaker si aspettano che i tassi restino a nuovi minimi? Senza dubbio, per tutto il 2021, ma potrebbero non prevedere un aumento prima della fine del 2022. Più tempo passerà per avere un inasprimento, più negativo sarà l’impatto sul rendimento dei bond e sul dollaro.

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2. Proiezioni economiche: Sono passati sei mesi dalla pubblicazione delle ultime proiezioni economiche della Fed. Ieri, l’Istituto Nazionale per la Ricerca Economica USA ha confermato che l’economia statunitense è caduta in recessione a febbraio. Le proiezioni sulla crescita del 2020 saranno tremende, ma gli investitori sono preparati a questo. Ci si concentrerà invece su quanto ci vorrà per una ripresa significativa. Sebbene la tabella seguente mostri un diffuso peggioramento dell’economia USA dal vertice di aprile, i dati più recenti, in particolare i report sull’occupazione e sul settore manifatturiero, hanno rivelato consistenti miglioramenti. L’economia USA è sulla via della ripresa, ma ci vorranno 9-12 mesi, o due o tre anni? Più rapida sarà la ripresa, meglio sarà per il dollaro.

3. Previsioni e linee guida di Powell L’ultimo pezzo del puzzle è rappresentato dalle previsioni e dalle linee guida del Presidente della Fed Jerome Powell. Non c’è dubbio che la politica resterà accomodante per l’immediato futuro e che resta aperta la possibilità di ulteriori allentamenti. Tuttavia, Powell è dell’idea che lo scenario del peggiore dei casi sia stato evitato come ritengono le sue controparti in altre parti del mondo? Vede una forte ripresa nel secondo semestre con la ripartenza del mercato del lavoro? Quanto è preoccupato per una seconda ondata del virus? Tassi di interesse bassi ed ampia liquidità sono stati i principali fattori responsabili della ripresa economica e dei mercati azionari e qualunque idea che possano finire potrebbe far crollare il biglietto verde ed i titoli azionari, una conseguenza di cui Powell è ben consapevole.

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L’annuncio di politica monetaria della Fed e le proiezioni economiche sono attesi alle 14 ET, seguiti dalla conferenza stampa di Powell alle 14:30. Sicuramente ci sarà un forte movimento del dollaro quando saranno pubblicati il dot plot e le proiezioni economiche, seguito da un consolidamento prima della conferenza stampa di Powell. Crediamo che le prospettive iniziali saranno cupe, comportando un’ulteriore debolezza del biglietto verde, ma Powell potrebbe essere meno pessimista, mettendo in evidenza i segnali della ripresa, il che potrebbe far moderare le perdite del dollaro. Le valute che beneficeranno di più dalla debolezza del dollaro saranno lo yen giapponese e il dollaro canadese, australiano e neozelandese. Le valute che saranno colpite di più da un inatteso ottimismo saranno tutte quelle ad alto beta, ma in particolare euro e sterlina.

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