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La prospettiva di un arresto dell’attività amministrativa del Governo USA (Shutdown) ha avuto importanti ripercussioni sul rimbalzo del dollaro registrato nelle ultime 48 ore.
Ma guardando i rendimenti obbligazionari si nota una costante ripresa, tant’è che la curva dei rendimenti USA sta crescendo.
L’obbligazione a 10 anni ha superato il 2,60% ed è giunto a ridosso di un breakout tecnico importantissimo.
Il picco del 2,64% toccato a dicembre 2016 fu raggiunto prima del sell-off post elezioni.
La rottura di tale livello potrebbe confermare che la tendenza al ribasso è cessata.
La sensazione è che si possa puntare nuovamente verso il 3,0% e stiamo parlando di uno scenario che dovrebbe essere favorevole al dollaro (almeno nel breve periodo), ma la mancanza di un accordo in Senato sull'estensione dei finanziamenti pubblici sta ostacolando l’apprezzamento del biglietto verde.
Non solo, ha anche contribuito a far calare l’equity e ricordiamo che la data ultima per trovare un accordo è stasera.
Un blocco dell’attività amministrativa fu registrata nel 2013 e secondo gli analisti causò una perdita economica pari al 3% del PIL.
Wall Street chiudeva la sessione di ieri in negativo, con l’SP 500 -0,2% a 2798 punti, mentre i mercati asiatici sono stati leggermente più positivi con il Nikkei + 0,2%.
In Europa l’apertura sta mostrando una certa voglia di rialzo mentre nel forex il dollaro sta sotto performando contro gran parte delle majors, eccezion fatta per il Dollaro canadese che sta soffrendo la correzione del Future Petrolio Brent (1% al ribasso dopo che il rapporto settimanale sulle scorte ha mostrato che la produzione petrolifera degli Stati Uniti è balzata a 9,75 milioni di barili al giorno).
Il dato sul conto corrente dell'Eurozona è stato rilasciato alle 10 salendo a 32,5 miliardi di euro (rispetto al +31,3 previsto e + 30,8 miliardi di euro del mese scorso).
Attenzione alle vendite al dettaglio del Regno Unito (escluso carburante) delle 10:30 per le quali si prevede un calo dello 0,8% mensile (dal + 1,2% del mese scorso), mentre il dato annuale potrebbe attestarsi al + 3,0% (da + 1,5% il mese scorso) che se confermato sarebbe il livello più alto da aprile 2017.
Nel pomeriggio avremo il Sentiment dell'Università del Michigan (ore 16) che dovrebbe attestarsi a 97,0 punti, in rialzo rispetto al 95,9 del mese scorso rivisto al ribasso.