In alcuni momenti nel 2020 sembra che i mercati siano andati sulle montagne russe. Lockdown globali, tassi di interesse bassissimi, maggiori misure di stimolo e le recenti elezioni Presidenziali USA sono tutti fattori che stanno giocando un ruolo nel fare aumentare la volatilità del mercato quest’anno.
Il 29 ottobre, l’indice CBOE sulla volatilità, il riferimento più importante per la volatilità del mercato azionario statunitense, ha registrato un recente massimo intraday di 41,16. Da allora è sceso ed è ora tornato a circa 25. Tuttavia, i livelli potrebbero schizzare nuovamente nei prossimi giorni.
Trovare dei modi per affrontare i periodi di maggiore volatilità, senza reazioni esagerate all’instabilità a breve termine, è fondamentale. La diversificazione tra paesi e settori costituisce uno strumento per gestire il rischio quando la volatilità aumenta.
A settembre, abbiamo parlato di un fondo che potrebbe aiutare gli investitori ad affrontare i mercati volatili. Di seguito ne prenderemo in esame altri due, che offrono diversificazione nei periodi di alta volatilità:
1. iShares MSCI USA Min Vol Factor ETF
• Prezzo attuale: 66,09 dollari
• Range su 52 settimane: 45,75 - 69,79 dollari
• Rendimento: 2,01%
• Percentuale di spesa: 0,15%
L’iShares MSCI USA Min Vol Factor ETF (NYSE:USMV), che ha cominciato gli scambi nel 2011, punta ad offrire esposizione ad asset con sede negli USA che probabilmente saranno meno volatili rispetto al mercato azionario in generale.
Grafico prezzo settimanale USMV
USMV ha 194 possedimenti e replica l’indice MSCI USA Minimum Volatility (USD) Index. I principali dieci titoli del fondo rappresentano oltre il 15% degli asset netti di più di 33 miliardi di dollari.
In termini di settori, il peso maggiore è rappresentato dall’IT (22,25%), seguito da sanità (15,72%), beni di consumo (11,91%), finanza (11,42%) e servizi pubblici (8,67%).
Tra le maggiori compagnie troviamo l’azienda globale di energia pulita NextEra Energy (NYSE:NEE), il fornitore di servizi wireless T-Mobile US (NASDAQ:TMUS), il colosso dei fast-food McDonald’s (NYSE:MCD), il gigante del tech Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Waste Management (NYSE:WM), che non ha bisogno di presentazioni.
USMV ha visto un balzo del 2% dall’inizio dell’anno. I rapporti P/E e P/B del fondo si attestano rispettivamente a 23,24 e 3,66.
Dobbiamo notare che il beta del fondo, che mostra quanto sia sensibile il suo prezzo ad un cambiamento sul mercato, è pari a 0,74.
Dal momento che il beta del mercato generale, come l’indice S&P 500, è 1, un fondo come USMV con un beta di 0,74 dovrebbe comportare ritorni del 74% rispetto al mercato generale. Al contrario, un titolo con un beta di 1,3 si muoverebbe del 30% in più rispetto al mercato generale. Un titolo, o un fondo, con un beta basso comporta meno rischi, ma anche minori ritorni.
Sebbene il modo migliore per usare il beta sia oggetto di discussione, in quanto non tiene in considerazione i fondamentali di una compagnia o delle compagnie all’interno di un fondo, questo indicatore può segnalare dei rischi a breve termine.
2. First Trust Developed Markets ex-US Small Cap AlphaDEX Fund
• Prezzo attuale: 38,66 dollari
• Range su 52 settimane: 22,32 - 39,00 dollari
• Rendimento: 2,64%
• Percentuale di spesa: 0,80%
Il First Trust Developed Markets ex-US Small Cap AlphaDEX® Fund (NASDAQ:FDTS) offre accesso ad un’ampia gamma di titoli al di fuori degli USA.
I possedimenti sono classificati in base alla crescita dei fondamentali ed alle misure del valore. L’apprezzamento del prezzo, il rapporto P/S e la crescita delle vendite su un anno sono alcuni dei modi in cui viene misurata la crescita, mentre il valore della compagnia si evince dal rapporto P/B, dal P/CF e dal ritorno sugli asset.
Grafico prezzo settimanale FDTS
Il distributore britannico di elettrodomestici Ao World (LON:AO), il gruppo di e-commerce svedese Boozt (OTC:BOZTY), la compagnia di navi porta-container sudcoreana HMM (ST:SWMA), e la nipponica Genky Drugstores (T:9267) sono tra i maggiori nomi del fondo.
FDTS contiene 406 titoli. I titoli delle compagnie nipponiche sono in testa al fondo (33,25%), seguiti da quelli della Corea del Sud (23,04%) e da Canada (5,30%) ed Australia (5,0%).
Sull’anno in corso, il fondo è crollato del 2%, chiudendo ieri a 38,66 dollari. I rapporti P/E, P/S e P/B si attestano rispettivamente a 8,63, 0,43 e 0,82. Il rendimento attuale del dividendo è del 2,48%. Il fondo potrebbe essere allettante per gli investitori che puntano a diversificare parte del loro capitale allontanandosi dai mercati statunitensi.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.