Molte compagnie del settore aerospaziale e della difesa (A&D) solitamente ottengono gran parte delle loro entrate da governi che sono alleati degli Stati Uniti.
Investire sul settore può spesso scatenare accesi dibattiti su questioni etiche. Molti ETF che si focalizzano sui criteri noti come ESG (considerazioni di natura ambientale, sociale e di governance) tendono ad evitare completamente i titoli di questo settore.
Oggi parleremo di due gruppi globali di A&D con sede nel Regno Unito, perfetti per gli investitori interessati al settore, soprattutto per la diversificazione. I due nomi sono BAE Systems PLC (LON:BAES), (OTC:BAESF), membro dell’indice FTSE 100, e Meggitt (LON:MGGT), (OTC:MEGGY), componente dell’indice FTSE 250.
1. BAE Systems
La londinese BAE Systems fornisce soluzioni per il settore aerospaziale, della difesa e della sicurezza in tutto il mondo. Con quasi 90.000 dipendenti, la sua portata si estende su 40 paesi.
Sull’anno in corso, il titolo di BAE è crollato di circa il 10%. Il 29 dicembre ha chiuso a 503,2 penny (27,53 dollari per il titolo USA). L’attuale prezzo del titolo supporta un rendimento del dividendo del 4,5%.
Grafico settimanale BAE Systems.
Il gruppo ha pubblicato i risultati semestrali a fine luglio, seguiti da un aggiornamento a novembre. Alcuni dei clienti più importanti sono Stati Uniti, Regno Unito, Australia, paesi dell’Europa continentale, Qatar ed Arabia Saudita.
I ricavi semestrali sono stati pari a 9,2 miliardi di sterline (12,4 miliardi di dollari), con un incremento del 6% su base annua. I profitti operativi ammontano ad 808 milioni di sterline (1,09 miliardi di dollari), con un crollo del 10%. Le previsioni sui flussi di cassa disponibili per l’intero anno fiscale parlano di 800 milioni di sterline (1,08 miliardi di dollari).
L’ultimo aggiornamento ha messo in luce l’importanza delle operazioni statunitensi:
“Negli USA, il portafoglio statunitense del Gruppo rimane ben allineato alle priorità dei clienti ed alle aree di crescita, e ci aspettiamo che questo prosegua con il prossimo governo … Gli ordini inevasi offrono una buona visibilità di crescita nelle attività USA. Il patto sul bilancio biennale adottato nel 2019 ha stabilito un livello di spesa per la difesa di circa 740 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2021”.
I rapporti P/E forward e P/S del titolo si attestano rispettivamente a 10,67 e 0,89. Gli investitori buy and hold potrebbero trovare valore al livello di prezzo attuale.
2. Meggitt
Meggitt è specializzata in componenti e sottosistemi per il mercato aerospaziale, della difesa e dell’energia. Ha oltre 9.000 dipendenti in 16 paesi.
Finora, quest’anno, il titolo di MGGT è crollato di circa il 29%. Il 29 dicembre ha chiuso a 474,3 penny (13,10 dollari per il titolo USA). A marzo, il gruppo aveva tagliato il dividendo nel tentativo di rafforzare il suo bilancio.
Grafico settimanale Meggitt.
La pandemia ha avuto un effetto maggiore su Meggitt rispetto a BAE Systems, in quanto la divisione aerospaziale è responsabile di oltre metà delle entrate di Meggitt. Il segmento, che comprende aerei civili, business jet, elicotteri, motori e parti di ricambio, è andato sotto forte pressione per via dei lockdown e delle varie restrizioni che ha subìto l’aviazione.
Meggitt ha pubblicato i risultati semestrali a settembre, seguiti da un aggiornamento a novembre.
I ricavi semestrali sono stati pari a 384 milioni di sterline (519 milioni di dollari), con un crollo del 25% su base annua. Le perdite al netto delle tasse sono state pari a 368,4 milioni di sterline (498 milioni di dollari). Nel primo semestre 2019 aveva registrato un profitto di 72,6 milioni di sterline (98,1 milioni di dollari).
L’amministratore delegato Tony Wood ha commentato:
“Per l’intero anno fiscale, ci aspettiamo un profitto operativo soggiacente tra i 180 ed i 200 milioni di sterline e di avere flussi di cassa positivi nel secondo semestre e neutrali sull’intero anno fiscale, nella parte alta del range delle previsioni sui profitti operativi”.
I rapporti P/E forward e P/S del titolo si attestano rispettivamente a 19,12 e 1,75. Sebbene ci piacciano le prospettive a lungo termine di Meggitt, troviamo che le azioni siano ancora “schiumose”. Di conseguenza, consigliamo di aspettare e osservare gli sviluppi nel primo trimestre del 2021 prima di comprare il titolo. Un eventuale crollo di circa il 5%-7% migliorerebbe il margine di sicurezza per gli investitori buy and hold.
Morale della favola
I potenziali investitori che non si sentono pronti ad impegnare il capitale su singoli titoli del settore potrebbero prendere in considerazione l’idea di comprare degli ETF. Ad esempio:
- iShares U.S. Aerospace & Defense ETF (NYSE:ITA), -14,5% sull’anno in corso (di cui abbiamo parlato qui)
- Procure Space ETF (NYSE:UFO), -2,2% sull’anno in corso
- SPDR® S&P Aerospace & Defense ETF (NYSE:XAR) +4,4% sull’anno in corso
- SPDR S&P Kensho Final Frontiers (NYSE:ROKT) +6,1% sull’anno in corso
Numerosi titoli del settore aerospaziale e della difesa che potrebbero essere interessanti e che sono al momento contenuti in questi fondi sono:
- Aerojet Rocketdyne (NYSE:AJRD)
- Boeing (NYSE:BA)
- Iridium Communications (NASDAQ:IRDM)
- Lockheed Martin (NYSE:LMT)
- Maxar Technologies (NYSE:MAXR)
- Mercury Systems (NASDAQ:MRCY)
- Northrop Grumman (NYSE:NOC)
- Orbcomm (NASDAQ:ORBC)
- Raytheon (NYSE:RTN)
- Teledyne (NYSE:TDY) e
- Transdigm (NYSE:TDG)
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.