Investing.com – In base agli ultimi dati macro, la fiducia dei consumatori statunitensi è iniziata a diminuire, minacciata dalla possibilità che la Fed mantenga tassi d’interesse più alti più a lungo.
Fino ad ora, sono stati proprio i consumi ad alimentare la corsa dell’economia Usa e il rally di titoli retail come Walmart (NYSE:WMT) che godono della propensione alla spesa della popolazione.
Nell’ultimo anno, il colosso della vendita al dettaglio è salito di oltre il 33% a Wall Street, raggiungendo una capitalizzazione di mercato superiore ai 525 miliardi di dollari.
Un risultato rimarcato dall’ultima trimestrale, con la multinazionale Usa della grande distribuzione che ha saputo battere le attese, realizzando tra gennaio e marzo 2024 ricavi pari a 161,5 miliardi di dollari (+6% anno su anno), un utile per azione in adjusted pari a 0,6 dollari (+14,2% rispetto alle stime) e un utile operativo adjusted di 7,1 miliardi (+13,7% anno su anno).
Bill Gates scommette su Walmart
Tra i grandi investitori c’è chi ha approfittato di questo rialzo, come Bill Gates, il cui unico investimento di rilievo negli ultimi due trimestri è stato proprio su Walmart, con l’acquisto di 364,6 milioni di dollari in azioni evidenziato dal figura sottostante (gli abbonati di InvestingPro possono consultare QUI il portafoglio del fondatore di Microsoft (NASDAQ:MSFT)).
Fonte: InvestingPro, Portafoglio Bill Gates
Le previsioni degli analisti sul titolo
Ma se effettivamente la stretta Fed dovesse afflosciare consumi ed economia Usa, come si comporterebbe l’azienda in Borsa?
Al momento la stragrande maggioranza degli analisti che coprono il titolo sembra non avere dubbi. Le azioni sono da comprare. 34 esperti di mercato valutano Walmart con un rating “Buy”, 12 con un rating “Hold” e solo uno con un rating “Sell”. Inoltre, la media dei 41 analisti intervistati da InvestingPro fissa il target price di Walmart a 70,10 dollari per azione, il 7,60% in più rispetto alla chiusura del 21 maggio.
Allo stesso modo, i mercati si aspettano un’ulteriore crescita del fatturato e degli eps in questo trimestre.
I punti di forza del titolo Walmart
Sicuramente, tra i motivi principali per cui i lupi di Wall Street apprezzano la società ci sono i costanti buyback. Walmart, infatti, è un considerato un "Dividend King", dato che come mostrano i ProTips di InvestingPro, ha alzato i dividendi per 29 anni consecutivi.
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Il Fair Value di Walmart
D’altra parte, però, l’indice Rsi ci suggerisce che il titolo è territorio ipercomprato e anche in base al Fair Value di InvestingPro, le azioni Walmart risultano leggermente sopravvalutate con un ribasso dell’11,1% rispetto ai 65,15 dollari della chiusura di martedì 21 maggio.
Il ruolo della Fed
Inoltre, per gli investitori che seguono il titolo può essere rilevante che lo scorso 17 maggio, il direttore di Walmart, Robson S. Walton, membro di spicco della famiglia fondatrice dell'azienda, ha venduto un numero consistente di azioni a una media di 64,5545 dollari ciascuna, pari a oltre 228 milioni di dollari.
Il motivo non è stato reso noto e, in ogni caso, Walton rimane un azionista di rilievo, detenendo indirettamente un gran numero di azioni attraverso trust e società a responsabilità limitata. Tuttavia, la cifra risulta rilevante e ha consentito a Walton di passare all’incasso dopo l’ultimo rally azionario.
La decisione potrebbe essere anche letta come un modo per l’imprenditore di mettersi al riparo di fronte alle incertezze sul futuro dell’economia Usa, le cui chiavi sono nelle mani della Fed. I banchieri, ora più che mai, devono prestare attenzione alla gestione della politica monetaria che potrebbe avere ripercussioni pesanti sui mercati azionari.
C’è il rischio che, nell’euforia per la crescita, venga sottovalutato l’impatto della stretta monetaria. Tassi troppo alti troppo a lungo potrebbero rivelare improvvisamente i propri effetti e, proprio quando nessuno se l’aspetta, sorprendere i mercati in maniera negativa, fermando così lo slancio economico del Paese e la corsa in Borsa di Walmart.
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