NEW YORK (Reuters) - Il dollaro ha registrato un ulteriore indebolimento dopo la pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo e il dato sull'avvio di nuovi cantieri, portandosi al minimo di sette settimane contro l'euro (a 1,1322 dollari per euro) e cedendo oltre l'1,5% contro lo yen (fino a 99,53 yen per dollaro). Il successivo intervento di Dudley ha poi spinto la valuta ad azzerare il calo contro le principali valute.
William Dudley, presidente della Fed di New York nonchè vicepresidente del comitato di politica monetaria dell'istituto centrale statunitense, ha dichiarato che un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre è possibile, prevedendo che l'economia Usa perfomerà meglio nel secondo semestre. Alla luce di questo Dudley ha ribadito di aspettarsi più di un rialzo dei tassi entro la fine dell'anno.
Il dollaro, già prima dei dati, era apparso sulla difensiva dopo che le cifre macro pubblicate nei giorni scorsi avevano evidenziato una riduzione della probabilità che la Fed alzasse i tassi nel breve termine. A rincarare la dose era intervenuto poi un documento pubblicato nella notte europea a firma del presidente della Fed di San Francisco John Williams in cui si sosteneva che le banche centrali potrebbero dover alzare i target d'inflazione, concentrarsi di più sulla crescita e promuovere una politica di bilancio molto più accomodante in futuro.