Investing.com – Il dollaro ha chiuso la settimana vicino ai minimi di due anni e mezzo contro il franco svizzero tradizionale valuta rifugio, tra i timori sulla crisi in Ucraina ed il rallentamento in Cina che ha psato sulla propensione al rischio.
Il cambio USD/CHF ha chiuso la seduta in calo dello 0,26% a 0,8721, staccandosi dai minimi della seduta di 0,8698, il minimo dall’ottobre 2011. Sulla settimana il cambio ha perso lo 0,64%.
Supporto a 0,8590 e resistenza a 0,8790.
Il sentimento degli investitori è stato colpito dopo i dati della Cina che hanno alimentato i timori sulla forza della seconda economia mondiale. Ieri il Premier cinese Li Keqiang ha avvertito che l’economia nel 2014 ha già affrontato “importanti sfide” nel 2014.
I timori per i problemi nel settore finanziario cinese hanno pesato sulla propensione al rischio, in seguito al primo default dei titoli di stato del paese.
Intanto, gli investitori restano cauti per l’aumento delle tensioni tra Russia e Occidente in vista del referendum che si terrà oggi nella Crimea ora occupata da forze militari a favore della Russia e che interrogherà i cittadini sull’eventuale annessione alla Russia.
Il referendum è stato definito “illegale” da Kiev e dall’Occidente.
Negli USA i dati di venerdì hanno mostrato che il sentimento dei consumatori è sceso inaspettatamente a marzo.
In un report preliminare l’Università del Michigan ha dichiarato che l’indice del sentimento dei consumatori è sceso a 79,9 questo mese, da una lettura di 81,6 a febbraio, contro le aspettative di un aumento a 82,0.
L’euro ha chiuso la settimana in calo contro il franco svizzero, con EUR/CHF a 1,2133, in calo dello 0,36%.
La moneta unica è andata sotto pressione dopo che il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha dichiarato giovedì che l’euro più forte sta pesando sull’inflazione.
Draghi ha dichiarato che la forza dell’euro stava diventando sempre più importante per la valutazione della stabilità dei prezzi, indicando una crescita dei timori che l’apprezzamento dell’euro potesse pesare sulla fragile ripresa dell’area dell’euro.
Nella prossima settimana sono attesi i dati sulle vendite al dettaglio e sul sentimento dei consumatori. Gli investitori attendono inoltre l’annuncio di politica monetaria della Federal Reserve. La banca pubblicherà le previsioni economiche. Il Giappone rilascerà i dati sulla bilancia commerciale.
In vista della prossima settimana Investing.com ha compilato una serie di questi ed altri eventi che condizioneranno i mercati. La guida salta venerdì in quanto non sono previsti eventi rilevanti in questo giorno.
Lunedì 17 marzo
Gli USA rilasceranno i dati sull’attività manifatturiera dell’Empire State, nonché un report sulla produzione industriale e sulle transazioni di obbligazioni a lungo termine.
Martedì 18 marzo
Gli USA produrranno i dati sull’inflazione al consumo, oltre ai report sulle concessioni edilizie e sui nuovi cantieri.
Mercoledì 19 marzo
L’Istituto ZEW rilascerà un report sulle aspettative economiche in Svizzera, un indicatore chiave della salute dell’economia.
La Federal Reserve annuncerà il tasso di interesse dei fondi federali e pubblicherà le previsioni economiche per la crescita e l’inflazione. La dichiarazione della Fed sarà seguita da una conferenza stampa con la presidente Janet Yellen.
Giovedì 20 marzo
La Banca Nazionale Svizzera annuncerà il libor rate. La banca produrrà inoltre le valutazioni monetarie trimestrali.
Gli USA produrranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulle vendite di case esistenti e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.