PECHINO (Reuters) - L'attività del settore manifatturiero cinese si è contratta per il secondo mese consecutivo a gennaio, a segnalare un inizio d'anno tutt'altro che esuberante per la seconda economia mondiale.
E' quanto emerge dall'indice Pmi (Purchasing Managers'Index) elaborato da Markit/Hsbc sulla base di un'indagine tra i direttori acquisti.
A gennaio il Pmi finale è rimasto sotto la soglia dei 50 punti, spartiacque tra crescita e contrazione, attestandosi a 49,7; l'indice Pmi finale HSBC/Markit relativo al mese scorso si è attestato a 49,7, leggermente al di sotto della lettura flash a 49,8 e in minimo miglioramento rispetto alla lettura finale di dicembre a 49,6.
Pubblicati ieri, gli analoghi indicatori elaborati dall'istituto nazionale di statistica hanno evidenziato un inatteso calo del settore manifatturiero, contrattosi per la prima volta in circa due anni e mezzo a gennaio, passando a 49,8, al minimo da settembre 2012, contro attese a 50,2 e rispetto al 50,1 di dicembre.
In flessione anche il settore dei servizi con l'indice sceso a 53,7 dal 54,1 di dicembre.