NEW YORK (Reuters) - Rallenta il dollaro che cede una minima parte degli ampi guadagni realizzati nelle sedute di ieri e l'altro ieri, in cui il biglietto verde ha recuperato quasi cinque figure su euro e yen.
Nel primo pomeriggio l'euro/dollaro scambia in lieve apprezzamento ma sotto quota 1,13, dopo essere salito in mattinata al massimo intraday di 1,1309; alla frenata della divisa americana paga inoltre un dato sulla spesa per consumi negli Usa, appena pubblicato con un +0,3% in luglio, inferiore alle attese.
Ieri il cambio era sceso fino a 1,1204 in scia alla pubblicazione dei dati americani mentre solo mercoledì si era riavvicinato al massimo da sette mesi di 1,1715 visto a inizio settimana.
Nei confronti dello yen il biglietto scambia poco sotto quota 120; lunedì aveva toccato un minimo da sette mesi a 116,15.
La risalita delle borse dopo un inizio di settimana agitato e il forte dato sul Pil Usa del secondo trimestre, rivisto al rialzo in seconda lettura a +3,7%, hanno favorito un convinto ritorno dell'appetito per il rischio. Una mano l'ha data anche la banca centrale Usa, col presidente della Fed di New York William Dudley che ha spiegato come una stretta sui tassi già in settembre potrebbe risultare prematura.
Ora gli operatori attendono nuovi segnali sui tempi e i modi della normalizzazione della linea della politica monetaria americana dal tradizionale simposio di Jackson Hole organizzato dalla Fed di Kansas City, in corso fino a sabato.
"Ci aspettiamo un tono generale di cautela, nonostante le prove del rafforzamento dell'economia Usa" commenta l'analista di Bank of Tokyo Mitsubishi Derek Halpenny. "Potrebbe occorrere un po' di tempo per capire se quello che è successo in Cina è stato un eccesso di reazione o qualcosa di più serio. Le nostre valutazioni indicano che l'euro/dollaro ha compiuto un'ampia sbandata in alto ma ora sta correggendo di nuovo verso livelli coerenti con la situazione dei tassi".