Futures Pros – I futures del greggio sono in calo oggi per il terzo giorno consecutivo, ad un minimo di due settimane tra l’aumento delle forniture degli Stati Uniti e i timori per un ulteriore inasprimento della politica monetaria cinese.
Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures del greggio con consegna a giugno a 110,74 dollari al barile durante gli scambi della mattinata europea, con un calo dello 0,4%.
Si precedentemente toccato il minimo dal 20 aprile di 110,25 dollari al barile, con un calo dello 0,8%.
La Banca Popolare Cinese ha dichiarato in una relazione monetaria del primo trimestre pubblicata ieri che l'economia del paese sta affrontando una “crescente pressione dall’inflazione importata”. Il rapporto ha specificato inoltre che stabilizzare i prezzi e le aspettative di inflazione restano la priorità della banca centrale.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di petrolio greggio, con una previsione dell'Agenzia internazionale per l'energia che dichiara che dalla Cina dipenderà il 40% circa della crescita globale della domanda di petrolio nel 2011.
Nel frattempo, i dati del settore pubblicati martedì dall'American Petroleum Institute hanno dimostrato che le scorte di petrolio degli Stati Uniti sono aumentate di 3,2 milioni di barili la scorsa settimana, il quinto aumento settimanale consecutivo.
Il Dipartimento di Energia degli Stati Uniti rilascerà nel corso della giornata il suo attesissimo report delle scorte di petrolio greggio per la settimana conclusa il 29 aprile. Il dato dimostrerà che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 1,9 milioni di barili, dopo un salto di 6,2 milioni di barili rispetto alla settimana precedente.
Tuttavia i prezzi del petrolio dovrebbero continuare ad essere sostenuti per via degli scontri in Libia, le forze fedeli al Muammar Gheddafi hanno infatti bombardato la città ribelle di Misurata nella giornata di martedì.
Con le due parti bloccate in una situazione di stallo, sembra non esserci speranza che le esportazioni libiche 1,3 milioni di barili di greggio al giorno torneranno sui mercati in tempi brevi.
L’ ICE Futures Exchange ha scambiato i futures del Brent con consegna a giugno a 112,47 dollari al barile, in salita dello 0,07% e 11,73 sulla controparte statunitense.
Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures del greggio con consegna a giugno a 110,74 dollari al barile durante gli scambi della mattinata europea, con un calo dello 0,4%.
Si precedentemente toccato il minimo dal 20 aprile di 110,25 dollari al barile, con un calo dello 0,8%.
La Banca Popolare Cinese ha dichiarato in una relazione monetaria del primo trimestre pubblicata ieri che l'economia del paese sta affrontando una “crescente pressione dall’inflazione importata”. Il rapporto ha specificato inoltre che stabilizzare i prezzi e le aspettative di inflazione restano la priorità della banca centrale.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di petrolio greggio, con una previsione dell'Agenzia internazionale per l'energia che dichiara che dalla Cina dipenderà il 40% circa della crescita globale della domanda di petrolio nel 2011.
Nel frattempo, i dati del settore pubblicati martedì dall'American Petroleum Institute hanno dimostrato che le scorte di petrolio degli Stati Uniti sono aumentate di 3,2 milioni di barili la scorsa settimana, il quinto aumento settimanale consecutivo.
Il Dipartimento di Energia degli Stati Uniti rilascerà nel corso della giornata il suo attesissimo report delle scorte di petrolio greggio per la settimana conclusa il 29 aprile. Il dato dimostrerà che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 1,9 milioni di barili, dopo un salto di 6,2 milioni di barili rispetto alla settimana precedente.
Tuttavia i prezzi del petrolio dovrebbero continuare ad essere sostenuti per via degli scontri in Libia, le forze fedeli al Muammar Gheddafi hanno infatti bombardato la città ribelle di Misurata nella giornata di martedì.
Con le due parti bloccate in una situazione di stallo, sembra non esserci speranza che le esportazioni libiche 1,3 milioni di barili di greggio al giorno torneranno sui mercati in tempi brevi.
L’ ICE Futures Exchange ha scambiato i futures del Brent con consegna a giugno a 112,47 dollari al barile, in salita dello 0,07% e 11,73 sulla controparte statunitense.