Futures Pros – I futures del greggio sono scesi nella giornata di martedì dopo che l’amministratore delegato della Saudi Aramco ha dichiarato che i prezzi ai livelli attuali sono ingiustificabili e gli investitori si sono rivolti verso la riunione di politica della Federal Reserve.
Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures del greggio con consegna a giugno scambiato a 111,99 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, con un calo dello 0,18%.
Precedentemente si era scesi a un minimo giornaliero di 111,12 dollari al barile.
Khalid al-Falih, amministratore delegato della compagnia petrolifera Aramco a partecipazione statale saudita, ha dichiarato che l’Arabia Saudita è "insoddisfatta" degli attuali prezzi del petrolio, non avendo visto nessuna tensione nella fornitura mondiale di petrolio.
Parlando ad una conferenza di settore a Seoul in Corea del Sud, Al-Falih ha detto: "Visti i recenti avvenimenti in alcune parti del Medio Oriente, la capacità supplementare dell'Arabia Saudita è stata fondamentale nell’assicurare ai consumatori una continuità di approvvigionamento."
Le sue dichiarazioni hanno fatto eco a quelle del ministro saudita del petrolio Ali al-Naimi, il quale ha dichiarato la scorsa settimana che il regno aveva tagliato la produzione di petrolio a marzo poiché sul mercato vi è stato un eccesso di offerta.
Nel frattempo, i mercati attendono un annuncio programmatico da parte della Fed nella giornata di mercoledì, nonché le osservazioni del presidente della Fed Ben Bernanke, per capire se la banca centrale completerà il suo programma di acquisto di bond a giugno.
Nonostante il calo, i prezzi continueranno ad essere sorretti dai timori per la diffusione degli scontri in corso ad altre nazioni produttrici di petrolio in Medio Oriente e Nord Africa, e per gli scontri in Libia, Siria e Yemen durante il fine settimana.
L’ ICE Futures Exchange ha scambiato i futures Brent con consegna a giugno a 123,80 dollari al barila, inm aumento dello 0,17% e 11,81 dollari al di sopra della controparte statunitense.
Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures del greggio con consegna a giugno scambiato a 111,99 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, con un calo dello 0,18%.
Precedentemente si era scesi a un minimo giornaliero di 111,12 dollari al barile.
Khalid al-Falih, amministratore delegato della compagnia petrolifera Aramco a partecipazione statale saudita, ha dichiarato che l’Arabia Saudita è "insoddisfatta" degli attuali prezzi del petrolio, non avendo visto nessuna tensione nella fornitura mondiale di petrolio.
Parlando ad una conferenza di settore a Seoul in Corea del Sud, Al-Falih ha detto: "Visti i recenti avvenimenti in alcune parti del Medio Oriente, la capacità supplementare dell'Arabia Saudita è stata fondamentale nell’assicurare ai consumatori una continuità di approvvigionamento."
Le sue dichiarazioni hanno fatto eco a quelle del ministro saudita del petrolio Ali al-Naimi, il quale ha dichiarato la scorsa settimana che il regno aveva tagliato la produzione di petrolio a marzo poiché sul mercato vi è stato un eccesso di offerta.
Nel frattempo, i mercati attendono un annuncio programmatico da parte della Fed nella giornata di mercoledì, nonché le osservazioni del presidente della Fed Ben Bernanke, per capire se la banca centrale completerà il suo programma di acquisto di bond a giugno.
Nonostante il calo, i prezzi continueranno ad essere sorretti dai timori per la diffusione degli scontri in corso ad altre nazioni produttrici di petrolio in Medio Oriente e Nord Africa, e per gli scontri in Libia, Siria e Yemen durante il fine settimana.
L’ ICE Futures Exchange ha scambiato i futures Brent con consegna a giugno a 123,80 dollari al barila, inm aumento dello 0,17% e 11,81 dollari al di sopra della controparte statunitense.