Investing.com – I futures dell'oro sono stabili oggi, dopo essere saliti a un massimo mensile nella sessione precedente, tra la debolezza del dollaro e le crescenti preoccupazioni per la ripresa economica statunitense e le paure in corso sul debito sovrano greco che hanno sostenuto i prezzi.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad agosto a 1.541,85 dollari l’oncia troy alla chiusura degli scambi asiatici, in salita dello 0,07%.
I contratti sono stati scambiati nel range tra il minimo giornaliero di 1.538,55 e il massimo di 1.544,45. I prezzi dell'oro sono rimasti a meno del 2,5% di distanza dal massimo storico di 1.577,15 l'oncia toccato il 2 maggio.
I dati rilasciati ieri hanno mostrato un forte rallentamento nella crescita dell'occupazione nel settore privato statunitense nel mese di maggio.
ADP, azienda di elaborazione buste paga, ha dichiarato che l'occupazione non agricola è aumentata di solo 38K a maggio, su base destagionalizzata, ben al di sotto delle aspettative per un aumento di 178K.
Un rapporto separato ha dimostrato che l'attività manifatturiera negli Stati Uniti a maggio è scesa al livello più basso dal settembre del 2009, alimentando il timore che la ripresa economica degli Stati Uniti sia in una fase di stallo.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,18% a 74,76.
La debolezza del dollaro solitamente spinge l’oro, in quanto incrementa l’appeal del metallo come attività alternativa e rende le materie prime espresse in dollari più economiche per i titolari di altre valute.
Nel frattempo, l’agenzia Moody’s ha declassato il rating del debito sovrano della Grecia da B1 a Caa1, solo quattro tacche al di sopra del livello di default. L’outlook sul rating è negativo nuova, in un segno che un altro downgrade è probabile nel breve-medio.
L’argento con consegna a luglio è salito dell’1,6%, scambiato a 37,40 dollari l’oncia troy alla chiusura degli scambi asiatici, mentre gli investitori hanno cercato un'alternativa più economica in oro.
La Zecca statunitense ha venduto 3,65 milioni once di monete d'argento American Eagle a maggio, il 30% in più rispetto ad aprile, lo ha dichiarato ieri la società sul suo sito web.
Il totale delle vendite delle monete d'argento nei primi cinque mesi del 2011 era di 18,9 milioni di once, rispetto ai 15,2 milioni di once nello stesso periodo dell'anno precedente.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad agosto a 1.541,85 dollari l’oncia troy alla chiusura degli scambi asiatici, in salita dello 0,07%.
I contratti sono stati scambiati nel range tra il minimo giornaliero di 1.538,55 e il massimo di 1.544,45. I prezzi dell'oro sono rimasti a meno del 2,5% di distanza dal massimo storico di 1.577,15 l'oncia toccato il 2 maggio.
I dati rilasciati ieri hanno mostrato un forte rallentamento nella crescita dell'occupazione nel settore privato statunitense nel mese di maggio.
ADP, azienda di elaborazione buste paga, ha dichiarato che l'occupazione non agricola è aumentata di solo 38K a maggio, su base destagionalizzata, ben al di sotto delle aspettative per un aumento di 178K.
Un rapporto separato ha dimostrato che l'attività manifatturiera negli Stati Uniti a maggio è scesa al livello più basso dal settembre del 2009, alimentando il timore che la ripresa economica degli Stati Uniti sia in una fase di stallo.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,18% a 74,76.
La debolezza del dollaro solitamente spinge l’oro, in quanto incrementa l’appeal del metallo come attività alternativa e rende le materie prime espresse in dollari più economiche per i titolari di altre valute.
Nel frattempo, l’agenzia Moody’s ha declassato il rating del debito sovrano della Grecia da B1 a Caa1, solo quattro tacche al di sopra del livello di default. L’outlook sul rating è negativo nuova, in un segno che un altro downgrade è probabile nel breve-medio.
L’argento con consegna a luglio è salito dell’1,6%, scambiato a 37,40 dollari l’oncia troy alla chiusura degli scambi asiatici, mentre gli investitori hanno cercato un'alternativa più economica in oro.
La Zecca statunitense ha venduto 3,65 milioni once di monete d'argento American Eagle a maggio, il 30% in più rispetto ad aprile, lo ha dichiarato ieri la società sul suo sito web.
Il totale delle vendite delle monete d'argento nei primi cinque mesi del 2011 era di 18,9 milioni di once, rispetto ai 15,2 milioni di once nello stesso periodo dell'anno precedente.