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Greggio al minimo di 12 settimane, la Grecia vota “No”

Pubblicato 06.07.2015, 10:04
© Reuters.  Il greggio crolla al minimo di 12 settimane, la Grecia dice “No” alle condizioni
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Investing.com - I futures del greggio crollano al minimo di quasi tre mesi questo lunedì, dal momento che la propensione al rischio è stata colpita dal netto "no" di ieri dei greci alle condizioni del pacchetto di salvataggio proposto dai creditori.

L’esito del referendum fa temere per il futuro della Grecia nella zona euro mentre le trattative con i creditori sono ancora in stallo.

Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad aprile ha toccato il minimo intraday di 59,38 dollari al barile, un livello che non si registrava dal 15 aprile, prima di attestarsi a 59,67 dollari negli scambi della mattinata europea, con un crollo di 65 centesimi, o dell’1,07%.

Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna ad agosto scende di 47 centesimi, o dello 0,84%, a 55,05 dollari al barile dopo aver segnato il minimo giornaliero di 54,55 dollari, il minimo dal 15 aprile.

Lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli WTI è di 4,62 dollari al barile, rispetto ai 3,39 dollari segnati alla chiusura di giovedì.

I titoli azionari europei sono crollati questa mattina, mentre il rendimento dei bond italiani, spagnoli e portoghesi ha subito un’impennata dopo la netta vittoria dei “No” di ieri che ha alimentato i timori per la possibile bancarotta greca che potrebbe costringere il paese a lasciare la zona euro.

Il Primo Ministro greco Alexis Tsipras, soddisfatto dell’esito del referendum, ha dichiarato che Atene tornerà al tavolo delle trattative con l’obiettivo di riaprire le banche, che sono rimaste chiuse per una settimana dopo l’imposizione del controllo di capitali.

Senza altri fondi di emergenza da parte della Banca Centrale Europea, le banche elleniche resteranno a corto di liquidità in pochi giorni. Nel corso della giornata, la BCE deciderà se mantenere i fondi di emergenza destinati alle banche elleniche agli attuali livelli.

Con una decisione a sorpresa, il Ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha rassegnato le proprie dimissioni, nonostante i risultati del referendum. Varoufakis ha spiegato che la decisione è stata causata in parte da “alcuni partner europei” che lo vorrebbero fuori da altre trattative.

Questo pomeriggio la Cancelliera tedesca Angela Merkel ed il Presidente francese Francois Hollande si incontreranno a Parigi, mentre i leader della zona euro terranno una conferenza domani sera per discutere delle conseguenze del referendum ellenico.

I funzionari europei hanno dichiarato che continueranno a finanziare la Grecia solo se ci saranno delle riforme economiche.

I futures del greggio sono crollati la scorsa settimana quando Baker Hughes (NYSE:BHI) ha dichiarato che il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è salito di 12 unità la scorsa settimana a 640, dopo 29 settimane consecutive di riduzione.

Il report ha seguito i dati di mercoledì che hanno mostrato un aumento inaspettato delle scorte di greggio USA nella settimana precedente, sulla scia dell’aumento della produzione.

Gli investitori stanno seguendo con attenzione inoltre le trattative sul nucleare tra l’Occidente e l’Iran, che potrebbero comportare l’immissione di milioni di barili di greggio sul mercato mondiale, un mercato dove però il greggio risulta già in esubero.

La produzione globale di greggio supera ancora di gran lunga la domanda per via dell’impennata del petrolio di scisto negli Stati Uniti e della decisione dello scorso anno dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio di non tagliare la produzione.

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