LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio scivolano verso i 60 dollari il barile dopo i dati settimanali di ieri che fotografano un inatteso accumulo delle scorte di greggio Usa, la prospettiva di progressi nella risoluzione della guerra commerciale Usa-Cina contribuise però a contenere la flessione.
Secondo le statistiche Api diffuse ieri le riserve di greggio Usa sono aumentate di 400.000 barili la settimana scorsa, mentre gli analisti si aspettavano un calo. Atetsi oggi gli analoghi dati Eia.
Poco dopo le 11 i futures sul Brent scambiano in ribasso di 11 centesimi, pari allo 0,18%, a 60,59 dollari il barile. Il greggio Usa cede 16 centesimi, ovvero il 0,28%, a 56,1 dollari.
"I prezzi del petrolio rimangono in range stretto nonostante il rally di ieri", osserva Craig Erlam, analista di Oanda.
Nella seduta di ieri le quotazioni del greggio hanno guadagnato oltre il 4%, beneficiando dei dati economici cinesi positivi che hanno innescato un ampio rally del mercato.
Il ministero del Commercio cinese ha annunciato oggi che Pechino e Washington hanno concordato dei colloqui commerciali di alto livello che si terranno all'inizio di ottobre.
A pesare sui prezzi anche l'aumento della produzione ad agosto da parte dei paesi Opec e della Russia, confermato da un sondaggio Reuters e dalle cifre del ministero dell'energia russo.