LONDRA (Reuters) - Prezzi del greggio in rialzo ai massimi dei sette mesi sostenuti dalle valutazioni dei principali produttori, che a Vienna venerdì hanno parlato di un mercato globale in graduale ribilanciamento.
Intorno alle 12,30 italiane il contratto sul Brent per consegna novembre sale di 5 cent a 57,36 dollari. La scadenza analoga del greggio leggero Usa arretra di 1 cent a quota 50,65.
"Sulla base delle stime attuali Eia, il mercato petrolifero sarà più o meno in equilibrio nella seconda metà dell'anno", dice Commerzbank in un report. "Affinché le scorte si possano ridurre ulteriormente, è tuttavia necessario che il mercato petrolifero sia in deficit, quindi l'ottimismo sembra esagerato", aggiunge.
L'Opec, Russia e diversi altri produttori hanno tagliato l'offerta di circa 1,8 milioni di barili al giorno dall'inizio del 2017, aiutando una crescita delle quotazioni petrolifere di circa il 15% negli ultimi tre mesi.
Il ministro del petrolio del Kuwaiti Essam al-Marzouq, che ha presieduto la riunione di venerdì a Vienna, ha sottolineato che il freno alla produzione ha contribuito a ridurre le scorte di greggio ai livelli medi dei cinque anni, l'obiettivo dichiarato dall'Opec.
Secondo il ministro dell'energia della Russia nessuna decisione sull'estensione dei tagli oltre la fine di marzo verrà presa entro gennaio, anche se altri ministri hanno lasciato intendere, al contrario, che una decisione in tal senso potrà essere adottata entro la fine dell'anno.
L'Iran si aspetta di mantenere l'esportazione complessiva di greggio e condensati a circa 2,6 milioni di bpd per il resto del 2017, mentre il ministro dell'energia degli Emirati Arabi ha detto di avere rispettato in pieno gli impegni sui tagli.