Di Gina Lee
Investing.com - Il prezzo del greggio è misto negli scambi di questo venerdì mattina in Asia, gli investitori assimilano la decisione dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e dei suoi alleati (OPEC+) di mantenere invariati i tagli alle forniture.
I future del Brent scendono dello 0,19% a 66,84 dollari alle 20:52 ET (1:52 GMT), dopo aver superato il livello di 67 dollari all’inizio della seduta. I future WTI vanno su dello 0,23% a 63,98 dollari, registrando la chiusura più alta dall’aprile 2019.
Il cartello ha deciso di proseguire con gli attuali livelli di produzione ad aprile, in occasione del vertice dei ministri ieri, deludendo le aspettative di un allentamento dei tagli. Intanto, Russia e Kazakistan hanno ottenuto l’esenzione dai tagli.
Il prossimo vertice dell’OPEC+ si terrà il 1° aprile e si dovrebbe discutere dei livelli di produzione.
Il principale esportatore, l’Arabia Saudita, ha inoltre promesso che manterrà il suo taglio volontario da un milione di barili al giorno e il Ministro dell’Energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman ha continuato ad invitare alla cautela. Ha affermato che restare prudenti è meglio che aumentare le scorte al momento sbagliato, scrive in una nota RBC Capital Markets.
La decisione sembra essere una vittoria per l’Arabia Saudita, che ha chiesto di mantenere i tagli alla produzione per supportare i prezzi. Tuttavia, aumentano i timori che il rally dei prezzi del greggio, dovuto ai tagli delle scorte OPEC+ ed al lancio globale dei vaccini per il COVID-19, possa portare ad un incremento delle trivellazioni da parte dei produttori di scisto USA e ad un rialzo dell’inflazione globale.
In ogni caso, la nota di RBC Capital aggiunge anche che la ripresa della produzione di scisto non sembra essere un grosso problema.
Per quanto riguarda la domanda di carburante, gli investitori sono soddisfatti dei segnali di una ripresa, soprattutto in Asia. La Cina ha riportato che i consumi di benzina e gasolio sono saliti sopra i livelli pre-COVID-19 nel 2021, con le attività delle fabbriche riprese ad un ritmo più rapido del previsto e l’accelerazione del programma di costruzione di infrastrutture dopo il periodo di festa del Capodanno Lunare a febbraio.
Oltre alle ripercussioni della decisione dell’OPEC+, gli investitori seguiranno il Congresso Nazionale del Popolo cinese, durante il quale il paese annuncerà il suo nuovo piano quinquennale. All’inizio dell’assemblea, la nazione ha fissato un obiettivo di crescita economica conservativo di oltre il 6% per il 2021, al di sotto delle previsioni degli economisti, ed ha delineato un continuo supporto fiscale con una politica monetaria prudente.