LONDRA (Reuters) - I futures sul petrolio sono sostanzialmente stabili, ma sono indirizzati a chiudere la settimana in rialzo, in vista della riunione dell'Opec+ di domenica e dell'entrata in vigore lunedì del divieto Ue sul greggio russo.
Intorno alle 11,40 i futures sul Brent sono in rialzo di 3 centesimi, o dello 0,03%, a 86,91 dollari al barile. I futures sul greggio statunitense Wti scivolano di 5 centesimi, o lo 0,06%, a 81,17 dollari al barile.
Sia il Brent che il Wti hanno perso terreno a inizio seduta, ma sembrano comunque diretti verso il primo guadagno settimanale - il maggiore degli ultimi due mesi, rispettivamente del 4% e del 6% - dopo tre settimane consecutive di ribassi.
I governi dell'Unione europea hanno raggiunto un accordo provvisorio sull'introduzione di un price cap a 60 dollari al barile per il petrolio russo trasportato via mare, con un meccanismo di adeguamento per mantenere il tetto al 5% al di sotto del prezzo di mercato, secondo fonti diplomatiche e un documento visto da Reuters.
L'accordo deve ancora essere approvato formalmente prima che le sanzioni del blocco sul greggio russo entrino in vigore il 5 dicembre. Il greggio russo Urals scambiava a circa 70 dollari al barile ieri pomeriggio.
Durante la riunione di domenica l'Opec+ dovrebbe attenersi all'ultimo obiettivo di riduzione della produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno, ma secondo alcuni analisti i prezzi del greggio potrebbero calare se il gruppo non dovesse decidere di effettuare ulteriori tagli.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)