LONDRA (Reuters) - Oggi i prezzi del petrolio si stabilizzano dopo che il presidente Usa Donald Trump e quello russo Vladimir Putin hanno fissato dei colloqui per stabilizzare i mercati energetici, mentre gli indici di riferimento tentano la risalita dai minimi di 18 anni registrati da quando l'epidemia di coronavirus ha causato un calo della domanda di carburante in tutto il mondo.
A mezzogiorno i futures sul Brent scambiano in rialzo di 57 centesimi, pari al 2,5%, a 23,33 dollari al barile dopo aver chiuso lunedì a 22,76 dollari, ai minimi da novembre 2002.
I futures sul greggio Usa guadagnano 1,04 dollari, ovvero il 5,2%, arrivando a 21,13 dollari al barile, dopo essersi stabilizzati nella sessione precedente a 20,09 dollari al barile, ai minimi da febbraio 2002.
Ieri, durante una call, Trump e Putin hanno concordato che i rispettivi alti funzionari per l’energia si confrontino sul crollo dei mercato petrolifero mondiale.
Il contratto anticipato per i futures sul Brent di maggio offre un dato emblematico dell'approvvigionamento del mercato, poiché i titoli vengono scambiati con un ribasso di 13,95 dollari al barile rispetto al contratto di novembre, registrando uno spread contango senza precedenti.
In un mercato contango gli operatori di borsa prevedono che le azioni del petrolio saranno più alte in futuro e si incoraggia dunque a immagazzinare petrolio al momento per rivenderlo in seguito.
Le raffinerie mondiali di petrolio hanno ridotto la produzione a causa del calo della domanda di carburante e secondo quanto comunicato da alcune fonti vicine alla vicenda, le raffinerie europee hanno ridotto la produzione di almeno 1,3 milioni di barili al giorno.
Secondo quanto comunicato da fonti vicine all'azienda, la Exxon Mobil (NYSE:XOM) ha chiuso una piccola unità di distillazione del greggio nella sua raffineria di Baton Rouge da 502,500 barili al giorno, a causa della scarsa domanda.