Investing.com - Il rame oscilla negli scambi altalenanti di questo mercoledì, i dati deludenti sulla crescita economica cinese hanno alimentato le speculazioni che i policymaker di Pechino debbano fare di più per dare slancio all’economia.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a maggio sale di 0,5 centesimi, o dello 0,2%, a 2,706 dollari negli scambi della mattinata europea, dopo aver toccato il minimo della seduta di 2,690 dollari.
Ieri, il rame ha toccato 2,675 dollari, il minimo dal 20 marzo, prima di chiudere a 2,700 dollari, in calo di 1,9 centesimi, o dello 0,7%.
Supporto a 2,675 dollari, il minimo dal 14 aprile e resistenza a 2,762 dollari, il massimo dal 13 aprile.
Stamane, i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia cinese è cresciuta del 7,0% nel primo trimestre, in linea con le previsioni ed in calo dal 7,3% del trimestre precedente. Si tratta della crescita più lenta dalla crisi finanziaria globale del 2008.
In un secondo report si legge che la produzione industriale è salita al tasso annuo del 5,6% a marzo, al di sotto del 6,9% previsto e dopo l’aumento del 6,8% del mese precedente.
Anche dati sulle vendite al dettaglio e gli investimenti fixed asset hanno deluso le aspettative, segnale che la Cina dovrà intervenire per evitare un ulteriore indebolimento dell’economia.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.
Sul Comex, i futures dell’oro con consegna a giugno scendono di 10 centesimi, o dello 0,01% a 1.192,50 dollari l’oncia troy, mentre i futures dell’argento con consegna a maggio sono in calo di 0,8 centesimi, o dello 0,5%, a 16,15 dollari l’oncia.
Intanto il dollaro guadagna il terreno perso ieri dopo il report peggiore del previsto sulle vendite al dettaglio statunitensi.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,1% a 99,10 questa mattina, dopo aver segnato il minimo di 98,58 ieri.