Investing.com - Il prezzo dell’oro inizia la settimana al ribasso questo lunedì, con gli investitori relativamente calmi dopo il parziale blocco delle attività amministrative del governo federale USA.
Sul Comex, i future dell’oro si attestano a 1.331,10 dollari l’oncia troy alle 3:20 ET (08:20 GMT), in calo di 2,00 dollari, o dello 0,2%, rispetto alla chiusura dell’ultima seduta.
Intanto, i future dell’argento scendono di 3,6 centesimi, o dello 0,2%, a 17,00 dollari l’oncia troy.
Il governo statunitense è fermo per il terzo giorno consecutivo dopo che il Senato non è riuscito a raggiungere un accordo domenica notte per il finanziamento delle attività governative.
Il Senato ha però in programma di votare oggi alle 12:00 ET (17:00 GMT) su una misura di spesa temporanea che terrà il governo in attività fino all’8 febbraio.
I legislatori hanno cercato di raggiungere un accordo sull’immigrazione, considerata cruciale per rompere lo stallo.
Si tratta del primo blocco delle attività amministrative USA dal 2013. Quell’anno, il governo è rimasto bloccato per 16 giorni.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende a 90,33, non lontano dal minimo di tre anni di 89,96 registrato giovedì scorso.
Il prezzo dei Buoni del Tesoro USA scende, portando il rendimento dei buoni a 10 anni al massimo del 2,672%, il massimo in 3 anni e mezzo.
Questa settimana, i riflettori dei mercati finanziari globali saranno puntati sul vertice della Banca Centrale Europea per avere maggiori dettagli sulla tempistica della chiusura del massiccio programma di stimolo monetario della banca.
Sempre sul fronte delle banche centrali, i trader seguiranno con attenzione la decisione di politica monetaria della Banca del Giappone dopo la leggera modifica del suo programma di acquisti di bond effettuata all’inizio del mese che ha scatenato le speculazioni sulla possibilità di una riduzione dell’allentamento monetario.
La prospettiva che le principali banche centrali mondiali possano cominciare ad inasprire la politica monetaria ha comportato un selloff sul mercato globale dei bond questo mese, con i rendimenti negli Stati Uniti, in Europa ed in Asia che sono schizzati alle stelle.
Intanto, gli investitori attendono la lettura preliminare della crescita USA del quarto trimestre per capire se la principale economia mondiale sia abbastanza forte da sopportare altri aumenti dei tassi nel 2018.
La maggior parte degli economisti ritiene che la Fed alzerà i tassi a marzo per poi intervenire nuovamente a giugno, mentre un terzo aumento è previsto per dicembre, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
Il metallo prezioso risente dell’andamento dei tassi di interesse USA, il cui aumento fa salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti.
Al centro della scena questa settimana anche il Forum economico mondiale a Davos, in Svizzera, che si terrà da domani a venerdì e a cui parteciperanno il Presidente USA Donald Trump, la Cancelliera tedesca Angela Merkel, il Presidente francese Emmanuel Macron e il Primo Ministro britannico Theresa May.
Il prezzo del palladio, intanto, sale dello 0,1% a 1.099,70 dollari l’oncia.
Il platino, invece, è in salita dello 0,1% a 1.021,00 dollari l’oncia.
Il rame con consegna a marzo va su dello 0,8% a 3,214 dollari la libbra.