Investing.com - Il prezzo dell’oro si attesta al massimo di un anno questo venerdì, grazie al dollaro debole ed ai timori per le tensioni tra la Corea del Nord e il resto del mondo.
Sul Comex, i future dell’oro salgono di 9,95 dollari, o dello 0,74%, a 1.360,34 dollari l’oncia troy alle 03:00 ET (07:00 GMT), il massimo dall’agosto del 2016.
Il dollaro è andato sotto pressione in seguito ai dati di ieri del Dipartimento per il Lavoro USA secondo cui le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono aumentate più del previsto a 298.000 unità la scorsa settimana.
Il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile inoltre mentre i mercati tengono d’occhio l’uragano Irma, che dovrebbe colpire Miami nel weekend.
I trader sembrano aver fatto passare in secondo piano i commenti del Presidente della Federal Reserve di New York William Dudley che ha chiesto alla banca centrale di continuare ad alzare gradualmente i tassi di interesse poiché l’inflazione dovrebbe risalire.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,38% a 91,14, il minimo dal gennaio 2015.
L’oro risente dell’andamento del dollaro. Un dollaro debole rende l’oro meno costoso per i titolari di altre valute.
Gli investitori restano cauti tra le speculazioni che la Corea del Nord possa lanciare un missile balistico intercontinentale domani.
Ieri il Presidente USA Donald Trump ha dichiarato che preferirebbe non usare le forze armate contro Pyongyang per contrastare la minaccia nucleare e missilistica ma che se dovesse farlo, sarebbe un “giorno molto triste” per il governo nordcoreano.
Sempre sul Comex, i future dell’argento salgono di 16 centesimi, o dello 0,87%, a 18,27 dollari l’oncia troy.