Di Ambar Warrick
Investing.com – I prezzi dell’oro sono crollati al minimo di un mese questo lunedì, dopo i segnali per niente cauti lanciati dalla Federal Reserve, mentre i prezzi del rame sono crollati dopo i dati industriali dalla Cina.
L’oro spot è crollato dello 0,7% a 1.726,06 dollari l’oncia, mentre i future dell’oro sono crollati dello 0,7% a 1.727,50 dollari l’oncia alle 04:20 AM CEST.
I prezzi del metallo giallo sono crollati la scorsa settimana dopo le dichiarazioni del Presidente della Fed Powell, il quale non ha fatto alcun riferimento a svolte caute dalla banca centrale. Powell ha avvisato invece consumatori e imprese che bisognerà fare i conti con forti aumenti dei tassi finché il tasso di inflazione non sarà sotto controllo.
La Fed ha alzato i tassi quattro volte quest’anno, invertendo la politica monetaria allentata che ha fatto volare cripto e mercati basati sul rischio negli ultimi due anni.
Oltre il 60% dei trader prevede ora un aumento di 75 punti base dalla Fed a settembre.
Ora l’attenzione si sposta ai dati NFP di venerdì, che potrebbero dare alla Fed ancora più margine di rialzo dei tassi.
L’aumento dei tassi d’interesse ha in gran parte cancellati i guadagni dell’oro quest’anno, nonostante il metallo giallo abbia registrato alcuni rialzi durante l’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina. Negli ultimi 12 mesi l’oro è sceso di quasi il 5% e ha ceduto quasi il 20% dai picchi del 2022.
Anche i metalli industriali sono scesi a causa della forza del dollaro, mentre l’avvertimento economico di Powell ha acceso dei dubbi sulla domanda.
I future del rame sono crollati dell’1,8% questo lunedì, con i dati industriali deboli in Cina che hanno aggravato le perdite del metallo rosso.
L’attenzione è ora rivolta ai dati PMI cinese previsti per la fine della settimana, che potrebbero influenzare ulteriormente i prezzi.
I prezzi del rame sono scesi notevolmente quest’anno a causa del rallentamento economico in Cina, il principale importatore del metallo.